Come è nata l’idea di realizzare questo libro dedicato ai ricordi di Margherita?

“L’idea è nata proprio da un desiderio di mia madre di realizzare le proprie opere pubbliche un giorno.”

In che modo lei e suo fratello avete collaborato per la stesura finale?

“Io e mio fratello siamo sempre molto uniti per cui ci siamo risentiti e messi a tavolino per la stesura finale.”

Il diario è completamente autentico oppure c’è una parte di creazione artistica?

“Completamente autentico, anche fin troppo.”

Leggendo i testi del diario di vostra madre, avete scoperto dei lati di lei che non conoscevate? Questo testo vi ha aiutati a comprenderla meglio nei suoi aspetti più intimi?

“Sicuramente sono sempre diari di quanto lei era molto giovane, per cui una donna giovane con molti sogni e dubbi e speranze, ha aiutato me a sentirmi più vicina a lei quando anch’io stessa ero giovane e avevo la sua stessa età rendendomi conto che eravamo molto simili quasi identiche.”

C’è una parte del libro, una frase o parte del testo al quale si sente più affezionata?

“In realtà ce ne sono varie di parti, ma la frase più significativa per me è il suo ripetere e sperare che un giorno tanta gente avrebbe letto quello che ha scritto.”

Può spiegarci al meglio l’espediente che ha utilizzato per realizzare il testo finale?

“Il testo finale preso spunto da un primo piano in soggettiva scritta interamente da mio fratello con gli occhi di mia madre.”