Intervista d’Autore – Paolo Angelo Elli

Quanto e in che modo la sua vita privata, gli studi intrapresi e il suo lavoro influenzano la sua poetica?

“Tutto ciò che scrivo è fortemente influenzato da quella che è stata, ed è, la mia vita. Sono i miei ricordi, che spesso entrano nelle mie poesie, e oltre ai ricordi le emozioni che giornalmente vivo. Emozioni che anche un semplice fiore, una formica, una nuvola mi danno. E poi queste emozioni, questi pensieri, entrano inevitabilmente nei miei scritti.”

Similitudini, descrizioni, atmosfere… la natura ha un ruolo importante nella sua poetica. In che modo le ambientazioni naturali influenzano la sua arte e perché le sono così d’ispirazione?

“Nella mia vita ho avuto quella che per me è stata una grande opportunità, facevo parte del Corpo Forestale, che ormai non esiste più, un corpo di polizia completamente dedicato alla salvaguardia dell’ambiente naturale. E per me che sono nato a Milano, dove notoriamente di natura se ne vede pochina, è stato meraviglioso poter lavorare a contatto con ambienti naturali diversi, dallo Stelvio fino all’Etna. Questo ha fatto aumentare in modo esponenziale il profondo amore che ho sempre nutrito per la natura, e come è inevitabile questo mio amore entra quasi prepotente in ciò che scrivo. Quella natura che, quando ero a Milano, vedevo così lontana, è poi diventata la mia vita, ho dei ricordi bellissimi di luoghi naturali, di animali, lo stesso cielo di notte, visto da un rifugio in montagna dove non ci sono luci che disturbano sembra diverso da quello che si vede in una grande città piena di luci, colori e rumori. Tutto questo fa parte di me ed esce da solo dalla penna quando scrivo. Anzi, spesso, mi sembra di non riuscire a trasmettere l’infinita bellezza che ci circonda.”

Quale tra le poesie della raccolta sente più cara o rispecchia maggiormente il suo sé poetico e perché?

“C’è una poesia che sento molto vicina a me, e mi rispecchia parecchio. Si chiama Ascolta. È dove ho descritto il piacere che provo quando vado per i sentieri in montagna, spesso da solo. Il mio modo di camminare su questi sentieri, ovvero, con molta calma, soffermandomi a guardare ed ammirare tutto quello che la natura delle montagne dove vivo mi offre, siano essi animali, vegetali o panorami. Senza quella frenesia che vedo in molti di arrivare al traguardo. Io amo molto godermi il viaggio soprattutto quando sono a piedi e anche se forse non è così palese cerco di metterlo in quello che scrivo. Godersi il viaggio è la cosa più bella, anche se non sempre si riesce a farlo.”

Nella poesia “Anima”, quest’ultima la descrive Sola eppure, unita al tutto. Ritiene che ogni essere, ogni anima, faccia parte di un unico “organismo” universale?

“Per me ogni creatura indipendentemente alla specie di appartenenza fa parte di un “Tutto”, e quindi siamo collegati, ogni creatura dell’universo in qualche modo è collegata. Nulla è davvero separato, nulla e nessuno è davvero solo, semplicemente a livello “cosciente” non ci ricordiamo di fare parte di qualcosa di più vasto. Ma il nostro spirito se lo ricorda, perché è sempre in contatto con il tutto.”

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