Il suo volume “Attraverso i miei occhi” si articola in tre sezioni: Natura, Street photography e Arte. Da dove nasce l’interesse per questi soggetti? Cosa scorge in loro?
“Non è un interesse particolare. Amo catturare momenti o istanti di vita, di natura paesaggistica e creare foto particolari sperimentando tecniche, cercando di trasmettere tutto quello che sento in quell’istante, far provare quelle sensazioni ed emozioni come se chi osserva l’opera fosse lì a vivere quel momento.”
Cos’è per lei la fotografia, quale funzione assolve nella sua vita? Come è nata questa sua passione?
“Cos’è per me la fotografia? È passione, libertà di espressione, ma non solo. In molti dei miei scatti, come ho detto prima, cerco di far vivere il momento in prima persona a chi osserva. Quel momento di libertà, di spensieratezza, di passione credo che faccia arrivare i sentimenti che proviamo, rendendo vive le immagini che catturiamo dentro di noi e che facciamo uscire per mezzo della macchina fotografica. Come ho già detto, la fotografia per me è passione; una passione nata grazie a mio padre quando ero piccolo. Lui era appassionato di videocamere e ricordo che ero sempre accanto a lui quando effettuava delle riprese; è stato in quei momenti che la curiosità per questo mondo è nata dentro di me. Vedere come catturava quegli attimi in movimento ha fatto crescere questa passione e ha fatto nascere quella voglia di fermare quegli attimi di vita, quei momenti, per renderli emozionanti regalando pura magia a chi osserva. Come si dice, il bello della vita è che è come una ruota: quelle sensazioni che provavo accanto a mio padre le rivedo oggi negli occhi dei miei figli, che sono sempre accanto a me in quei momenti di libertà espressiva.”
Ogni immagine della raccolta ha un suo personale stile di post-produzione, in che modo avviene questa selezione? Quali sono le ragioni che la spingono a scegliere uno stile piuttosto che un altro?
“Far emozionare l’osservatore è la cosa più bella quando scatto una foto. Molte volte nella post-produzione ascolto della musica e, in base a essa e a quello che sento dentro, elaboro la foto. Musica e foto sono un binomio perfetto nelle mie opere, che sono anche frutto della mia ispirazione. Cercare di regalare momenti unici sperimentando dei diversi stili fa sì che un paesaggio o un istante possa diventare un momento di fantasia ed emozione per l’osservatore. Credo che le foto esposte nella raccolta non fanno altro che raccontare di me e dei sentimenti che sento stando dietro a una macchina fotografica mentre cerco di esprimere la magia presente dentro di me.”
Quale tra le fotografie della raccolta sente più cara o rispecchia maggiormente il suo sé fotografico e perché?
“È difficile dire quale opera sento maggiormente mia. Oggi foto ha una sua storia, una sua emozione, un suo pensiero e un suo studio, però, se devo fare una scelta, il mio cuore sceglie quattro scatti: Onda di un tramonto d’estate; Riflessi di luce; Tramonti romantici; Cultura. Queste opere rappresentano molto il mio stile fotografico. Sia Cultura che Onda di un tramonto d’estate rispecchiano il mio modo di sperimentare, infatti, come si può vedere, l’effetto di un’onda che fa da cornice ad un tramonto o il panorama riflesso in un sfera di vetro può trasformare una semplice foto in un scatto ricco di fantasia che fa vivere all’osservatore quel preciso istante. Riflessi di luce, invece, raffigura il paesaggio con le sue luci riflesse nell’acqua, quel momento di calma e bellezza di una serata di fine estate. Tramonti romantici è lo scorgere la passeggiata romantica di una coppia baciata dal calore del tramonto. Chi non ama una bella passeggiata al tramontar del sole? Ecco, nel catturare quel momento romantico volevo far immaginare a chi guarda quella foto di trovarsi in quell’istante, scatenando al suo interno pure emozioni. Sentire la foto dentro di te fa sì che essa quando esca possa emozionare anche gli altri. C’è una famosa frase che dice: Fotografare è illuminare il buio che abbiamo dentro, ed è fonte d’ispirazione per le mie opere.”