Interviste d’Autore – Orsola Pinto

Il suo volume è intitolato “Addà tornà o sole – il sole tornerà”. Da dove è nata l’idea di questo titolo e perché ha deciso di utilizzare il dialetto?

“Il titolo del mio libro “Adda tornà lo sole” una voce affiorata dai secoli bui della nostra storia. Voce che pur nella tragedia, nella disperazione, vuole accendere una luce che possa guidare il cammino delle generazioni future: la luce della speranza. In buona parte dei miei scritti sia editi che inediti adopero il dialetto. È che in questa lingua arcaica sento il respiro della mia terra, la voce delle emozioni, del tormento della mia gente.”

Come lei stessa afferma all’interno della Presentazione, la tematica principale del suo libro è la speranza. Perché ha scelto di realizzare un volume incentrato su tale tema? Qual è il componimento poetico o prosaico che sente più rappresentativo o vicino alla sua idea di speranza?

“Questo volume è dedicato soprattutto agli adolescenti, vuole accendere sul loro opaco orizzonte un faro che guidi il loro cammino verso un avvenire più sereno, un progresso più umano. Per questo ho voluto esordire con un breve dialogo in cui una generazione al tramonto, ne sorregge una che, avanzando su un cammino accidentato, possa intravedere una luce che rischiari la sua strada.”

Come si è avvicinata alla scrittura? Quale funzione le attribuisce e perché?

“Da molti anni vado componendo poesie, testi teatrali, racconti ispirati alle vicende storiche e alla quotidianità della mia terra. Ciò al fine di conservare la memoria di una civiltà umile, primitiva ormai travolta e quasi annientata dalla prorompente civiltà di massa.”

Se dovesse scegliere tra i grandi scrittori o artisti quello che sente più affine a lei e alla sua poetica, chi sceglierebbe e perché?

“Lo scrittore che sento a me più vicino è Verga per le sue tematiche ispirate al mondo degli umili, dei vinti. Per il suo stile tanto vicino alla parlata popolare. In un concorso letterario, nel consegnarmi il primo premio confessarono: Avevamo supposto si trattasse di una pagina presa dal Verga. offesa insopportabile per me che mai ho voluto appropriarmi di una sola parola altrui.”

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