Nella sua nota biografica scrive: “Per conoscermi meglio, forse, basta solo leggere ciò che ho scritto per questo libro.” Quali sono invece le emozioni o le riflessioni che vorrebbe suscitare nel lettore attraverso le sue poesie?

“Mi piacerebbe che il lettore si immergesse completamente in ciò che scrivo, che riuscisse a percepire l’atmosfera del luogo che cerco di ricreare, che sentisse quello che provo scrivendo e che ho provato nel momento di cui sto parlando. Vorrei che il lettore si sentisse per un attimo trasportato altrove proprio come succede a me quando leggo o scrivo. Quello che voglio suscitare è un’emozione che scuota il lettore e che magari lo faccia pensare a qualcosa che lo fa commuovere o entusiasmare.”

Le sue poesie sono molto sentimentali, ricche delle sue emozioni. Come nascono i suoi componimenti? Cerca di “catturarli” subito dopo una determinata esperienza emotiva o sono anche frutto di ricordi passati?

“Il più delle volte cerco di scrivere subito quello che sento, diciamo che il momento in sé mi aiuta a trovare le parole giuste per descrivere le sensazioni che sto provando. Altre volte invece nasce tutto da un ricordo, da qualcosa che mi manca così tanto da sembrare appena accaduto,  e forse è un po’ lo strano potere della malinconia, far sembrare vicino qualcosa di lontano. “

Oltre alla scrittura nutre anche una grande passione per la musica. Crede che questi due interessi possano considerarsi in qualche modo complementari?

“Direi proprio di sì. La musica, come la scrittura, è arte, è emozione, è qualcosa che può parlare di te e tu non ti capaciti di come sia possibile. La musica accompagna determinati momenti e li segna, li rende un po’ più speciali, e fa sentire speciali anche noi. Ci fa sentire capiti e meno soli, proprio come la scrittura, proprio come il nostro libro preferito.”

Crede che la scrittura poetica l’accompagnerà per tutta la vita? Riuscirebbe mai a farne a meno?

“Non potrei mai farne a meno perché è qualcosa che semplicemente fa parte di me. É il mio modo per esprimermi, per sfogarmi, per consolarmi, e soprattutto per capirmi. Spero che non sia così, ma se anche ciò che scrivo non dovesse arrivare a molte persone continuerei a farlo sempre e comunque per me stessa, perché è così che mi sono conosciuta un po’ di più, è così che ho imparato qualcosa da me stessa, anche quando è più difficile farlo. E’ qualcosa che mi fa amare me stessa un po’ di più.”