Nella sua nota biografica dice: “Non ho mai raccontato una favola scelta tra quelle che conoscono tutti, ma ogni volta invento una storia nuova.” Pur inventandone sempre di nuove e diverse, ha dei modelli ai quali fa riferimento?

“Non ho nessun modello di riferimento, lascio libera la fantasia perché possa creare qualcosa che catturi attenzione e coinvolgimento di chi legge.”

Quando ha iniziato a scrivere racconti? Ricorda il suo primo testo?

“La scrittura di racconti è iniziata con la pensione, quando ho avuto il tempo di fissare sulla carta ciò che ero abituata a raccontare solo con la voce. Il mio primo testo è stato “Magia nella Natura”, un racconto che riunisce, come dice il titolo, due elementi che mi appartengono.”

Ha presentato nella collana Vele il racconto “Il colore marrone”. Come mai ha scelto proprio questo testo? Ha un legame particolare con esso?

“Non ho un legame particolare con il racconto che ho presentato. L’ho scritto di getto per questa pubblicazione in una stagione dove le farfalle sul monte vicino a casa mi tenevano spesso compagnia.”

Cosa vuole trasmettere attraverso i suoi scritti? Ci sono dei valori che ricorrono spesso nei suoi testi?

“Scrivendo cerco di coinvolgere il lettore, toglierlo dalla sua quotidianità per portarlo con me a vivere una piccola avventura. Con un piede nella vita reale, gli avvenimenti spaziano senza vincoli nel mondo che non ha confini.”