Interviste d’Autore – Luca Buzziol

“L’arte di guardare Oltre” è il titolo della sua silloge poetica. Qual è per lei l’arte di guardare oltre?

“Innanzitutto ringrazio di questa opportunità dell’intervista e per il lavoro svolto per la mia silloge. L’arte di guardare oltre è la capacità di arrivare al cuore, all’essenza di ogni persona e cosa. Senza lasciarsi deviare dalle “luci” che abbagliano. È uno stile che si acquisisce anche attraverso la fede e la spiritualità, ma soprattutto che parte dalla ricerca del Bello.”

Nel testo “Combatti” gli ultimi versi recitano: “Rimani e guerreggia, non ti stancare, combatti per la felicità, prendila e difendila rendila parte di te, del tuo tesoro più prezioso, la tua conquista più difficile, ma più bella.” A chi invece si scoraggia di fronte alle difficoltà, cosa consiglia? In che modo è possibile trovare la propria forza interiore?

“Spesso sentiamo dire in una pubblicità, riprendendo Merton, “l’uomo non è un’isola”. Così le difficoltà si affrontano avendo la certezza che almeno una persona in questo mondo ti ami o ti voglia bene. La forza interiore è la consapevolezza di ciò. Certo, quando si è nella difficoltà vediamo “buio, scuro” proprio allora che lo sguardo di chi ti ama riesce ad illuminare la strada che ti permette di uscire da essa. La forza è volgere lo sguardo verso l’altro sguardo.”

È sacerdote dal 2012. Da dove arriva la sua vocazione?

“Rendo grazie a Dio di avermi scelto per questo ministero così difficile, ma bello. La mia vocazione è parte di una storia d’Amore e Lotta, che nasce nella semplicità della mia famiglia, del mio paese di origine (La Salute di Livenza) e che si riverbera nelle persone incontrate che mi hanno permesso di percepire e scoprire la voce del Signore Gesù che mi chiamava a stare con Lui nella Chiesa. Difficile raccontare la “chiamata”, posso solo dire la storia che mi ha portato a dire di “SÌ” a Dio. Non è entusiasmante, nessuna caduta da cavallo, nessuna conversione clamorosa, niente… se non la quotidianità di una vita alla scoperta della felicità. Grazie a questo sì ho incontrato persone straordinarie, tra cui una in particolare che non smetterò mai di ringraziare il buon Dio di averle fatto sbagliare strada, lei che era nascosta dietro la luna. È una persona che mi rende capace di essere pienamente me stesso sia come uomo, che come sacerdote. Dio è così straordinariamente generoso con chi lo sa accogliere.”

Nella poesia “Parole” scrive: “Ogni parola ha un tesoro, un tesoro nascosto che sa arricchire chi le riceve.” Qual è la parola che per lei nasconde il tesoro più grande in assoluto?

“Il tesoro più grande in assoluto lo nasconde la parola Amore. In esso vi è Dio, ma vi è anche la parte più profonda e fragile di ognuno di noi. Nell’Amore si celano le grandi capacità di fidarsi ed affidarsi, di sentirsi bisognosi e di saper donarsi e donare. Purtroppo in questi tempi è molto abusata questa parola e rischia di essere banalizzata, ma in sé ha una forza immensa che, anche grazie alla poesia, spero di poter far emergere.”

Grazie di cuore, un saluto ed una preghiera per tutti voi.

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