Mia Martini, una delle voci femminili più potenti ed iconiche.

Sorella della grande Loredana Bertè, inizia la sua carriera professionale negli anni Settanta quando decide di utilizzare invece del suo nome di battesimo Domenica Bertè, il nome d’arte Mia Martini. Vi siete chiesti come mai scelse proprio questo pseudonimo? Il suo produttore discografico le consigliò di adottare un nome che fosse facilmente riconoscibile anche all’estero e così scelsero Mia, richiamando l’attrice americana Mia Farrow, e Martini, una delle parole italiane più famose all’estero insieme a “pizza” e “spaghetti”.

Le sue canzoni più famose sono anche i successi più grandi della musica italiana: “Minuetto”, “E non finisce mica il cielo”, “Gli uomini non cambiano” e l’indimenticabile “Almeno tu nell’universo”.

Mia Martini affrontò anni difficili e venne allontanata dall’ambiente musicale come lei stessa raccontò in un’intervista. Un giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiava insieme al suo gruppo fu colpito da un incidente in cui morirono due ragazzi: da quel momento le venne affibbiata l’etichetta di “porta jella”, una maldicenza che non l’ha mai abbandonata.

Mia venne trovata morta il 12 maggio 1995 nella sua casa mentre ascoltava la canzone “Luna Rossa” per prepararsi ad una esibizione. La sorella Loredana ha raccontato che quel giorno aveva ricevuto varie telefonate alle quali non aveva risposto, un rimpianto che non si è mai perdonata.

Ancora oggi, a 26 anni dalla sua morte, Mia Martini resta una delle cantanti italiane più amate e apprezzate, grazie alla sua voce potente e intensa.