Alberto Sordi, simbolo per eccellenza di romanità, moriva il 24 febbraio del 2003.
Un carriera che conta circa 200 film, 7 David di Donatello, 4 Nastri d’Argento, un Leone d’Oro e, come se non bastasse, il titolo di Cavaliere di Gran Croce.
Dopo una breve esperienza fallimentare a Milano a causa del suo marcato accento romanesco, tornò a Roma dove iniziò la sua carriera di doppiatore.
La radio segnò la svolta nella carriera ma la grande popolarità arrivò quando interpretò il personaggio di Ferdinando Mericoni nel film “Un giorno in pretura” che pronuncia la celebre battuta: “Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno!”. Questo personaggio venne sviluppato anche nel film “Un americano a Roma”: da quel momento la carriera di Alberto Sordi proseguì ininterrottamente, tanto da arrivare a girare circa 10 film all’anno.
Alberto Sordi ha interpretato personaggi che hanno segnato la storia e sono rimasti impressi nell’immaginario collettivo: il Marchese del Grillo, Guido Tersilli, Remo Proietti.
Personaggio estroverso ma uomo riservato, mantenne sempre un grande riserbo sulla sua vita privata: non si sposò (anzi disse: “Non mi sposo perché non mi piace avere della gente estranea in casa”) né ebbe dei figli. Non mantenne lo stesso riserbo per la sua fede calcistica: fu un grande tifoso della Roma facendo trasparire questa passione anche nei suoi film.
I suoi funerali si tennero nella Basilica di San Giovanni in Laterano alla presenza di 250.000 persone. L’epitaffio sulla sua lapide recita: “Sor Marchese, è l’ora”: come andarsene facendoci sorridere ancora una volta.