ANDREANA IACONO

L’ESSENZA TURCHESE DELLA PITTURA, AL LIMITE DEI SOGNI…

“C’è una linea che divide il blu dall’azzurro, un confine tra il colore della notte e del giorno? Dove finisce il sogno e comincia la realtà? Quante tonalità di uno stesso colore esistono?”. A queste domande sembra rispondere l’arte della pittrice Andreana Iacono. In un’atmosfera quasi onirica e incantata, dentro a un’aria blu, a metà tra il soffuso e il nebbioso, emergono incantevoli e misteriose figure femminili. Sono donne, angeli o sogni? Sotto un cielo dalle mille varianti di blu e azzurro, una bellissima donna, vestita di un particolare celeste cammina quasi sull’acqua, che nel frattempo è diventata un pavimento, portando in mano un talismano (“LA SCOPERTA DEL TALISMANO”). Si tratta di un gioiello, forse trovato e ricercato, oppure regalato, il suo colore è turchese. Questo gioiello-tesoro e il suo colore sono la base e il fondamento dell’arte di Andreana. Trovata l’essenza della pittura nel colore, ora anche il resto può prendere forma. Una donna bionda in “RITRATTO” ci osserva dall’altra parte, chissà da quale mondo e da quale vita, tuttavia i suoi occhi del colore del talismano tradiscono la sua appartenenza ai sogni, al fantastico, allo spirituale. Ancora nel quadro intitolato “L’ATTESA”, una ragazza mora ci osserva con le braccia incrociate. Anche qui il suo vestito e i suoi occhi partecipano all’essenza della pittura di Andreana, con sfumature di azzurro/celeste/turchese. In “RITRATTO” un donna misteriosa sembra perdere il volto nel buio della notte. Le sue labbra e i suoi capelli stanno per scomparire nel nero, eppure i suoi occhi mostrano ancora il colore dell’essenza di quest’arte. Appare, poi, una principessa in tutto il suo splendore nell’opera “LA PRINCIPESSA DELLA LUNA”. Centinaia di tipi di blu, compresi i capelli, indossa un abito, manco a dirlo, turchese. Ha l’aria di mettersi in mostra o forse di aspettare qualcuno, verrà lei nella nostra realtà o saremo prima noi a raggiungerla nel suo regno? Il dipinto “LA ROSA” mostra la totalità dell’opera dell’autrice. La stessa pelle umana della fanciulla, la rosa, il vestito, le mura, il mare e il cielo divengono un tutt’uno col blu. C’è infine un ultimo passaggio ideale, una finestra su questo mondo della pittura, che apre un nuovo filone figurativo. Il luogo da cui parte Andreana è un’immensità, un universo, un infinito. Sterminate pianure, mari e cieli blu, azzurri, turchesi, sopra i quali correre, navigare, volare. L’occhio pittorico, improvvisamente, vede ivi materializzarsi creature mistiche: sono cavalli o unicorni? Nell’opera “CAVALLO”, un puledro del colore del talismano si volta indietro, come a dire “Riesci a vedermi?” o soprattutto “Riesci a prendermi?”. Passiamo, poi, al “IL RITORNO DEL PRESCELTO”, dove fiero trotta l’animale principe, come la principessa del precedente filone figurativo, sempre fedele all’essenza dell’autrice. In “LOTTA” due cavalli si sfidano o si abbracciano? Uno è rosa uno blu. Sono un simbolo e anche una metafora: la lotta tra il bene il male, tra la luce e il buio, tra il giorno e la notte, tra l’uomo e la donna, tra sogno e realtà. Un combattimento che sconfina in un abbraccio. Quest’universo ha la sua sentinella, non è un gallo ma una civetta: “LA CIVETTA DELLE NEVI”. È lei che come il suo collega mattutino, annuncia l’arrivo del suo universo. Contemplare e immergersi in queste pitture è un viaggio incredibile per l’osservatore, perché Andreana è un’artista che ha trovato nel colore il confine tra visibile e invisibile: uno splendido turchese da cui scaturisce l’essenza stessa della pittura e le sue mille sfumature.

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