DUILIO PAPI

It’s wonderful! UN AMORE DI CONTE

Duilio Papi è un poeta molto prolifico e produttivo. Leggendo le sue opere si capisce certamente che si è trattato di un poeta d’amore. Eppure c’è qualcosa che sfugge, fuori dal coro, un legante, un’atmosfera. C’è una musica di sottofondo, un’aria di contesto: “È urbano il mio sentiero,/un porto di gente e palazzi/dove attraccano storie…”(“Notturno Urbano”). Un ambiente distinto, serale, notturno, un po’ nebbioso: “È sempre un’ombra di luce/la mia Chiavari/adagiata nel buio..” (“È un’unghia di luce”). Leggiamo i versi di Duilio Papi e non possiamo smettere di sentire materializzarsi la musica di Paolo Conte. Come un jukebox partono continuamente un contrabbasso e l’atmosfera jazz. Ci serviamo delle righe della autobiografia di presentazione dell’autore per delinearla: “Mi chiamo Duilio Papi. Sono nato e vivo a Milano. La mia visione del mondo, condizionata inesorabilmente dall’età, la 50ina, ha iniziato da tempo a ormeggiare i sogni esistenziali giovanili, appropriandosi di una disillusione divenuta ormai istinto …” (“Biografia”). Immaginiamoci di entrare nel locale, sederci al tavolo vicino all’autore, un whisky e del fumo più da ambiente che da vizio. Parte il piano e il poeta inizia a cantare in versi all’ospite la sua esperienza: “Vieni via con me”, con un fare gentile ed elegante. L’amore dichiaratamente “disilluso” per la donna e per la vita, ma più appropriatamente “trasformato” nella “bellezza unica ricerca possibile, anche se tremolante miraggio in giornate colorate di scuro” (“Biografia”). Anche se le parole del poeta ci distraggono, ricordiamoci l’atmosfera creata e immaginiamoci lì al tavolo con lui che narra col sottofondo jazz, mentre entrambi scrutiamo la cantante, per la voce, l’eleganza e la bellezza. “Lo spettacolo d’arte varia di uno innamorato di te…” (“Via”, Paolo Conte), parole che fanno capire perfettamente i versi di Duilio: “Discreta spargi/un lascito d’essenze/ad addolcire il luogo…” (“Briosa passi”) o ancora: “È sempre solo un profilo/quell’incontrare/in tuo volto e il tuo riso: una faccia d’angelo/ed un sotterfugio sfuggente…/Scappo e arrendevole/scaglio nostalgie al vento…” (“È sempre solo un profilo”). Dopo la disillusione, la solitudine, che in realtà è un peregrinare nell’aria urbana notturna e nebulosa. Anche qui le parole di Conte: “Messico e Nuvole, la faccia triste dell’America, che voglia di piangere ho” introducono bene il nuovo filone poetico e il contesto: “Le suggestioni, invece,/s’incontrano per strada,/senza cercarle arrivano…” (“La danza delle suggestioni”). Un poeta cammina nel cuore più urbano della città: “Quante stazioni/di transito e sosta/lungo un migrare di vita…” (“Quante stazioni”). L’autore racconta di essere giunto al limite della periferia del suo disincanto: “Risucchiati gli sguardi/fino a perdere coscienza./Io solo, in mezzo all’affollato vagone…” (“Risucchiati gli sguardi”). Quasi al punto di non ritorno: “Incontrai un marmo/indifferente e gelido/nelle larghezze immense/dell’ansimante noia…” (“Incontrai un marmo”). Ricordiamoci, però, che siamo in un locale jazz. Arrivati a questa parte della storia, la musica di “Max” introduce la svolta: “Vorrei essere foglio/macchiato e felice/da distratti colori…” (“Vorrei essere foglio”). Il poeta capisce che la sua storia va raccontata. La sua vera esperienza urbana, periferica, d’amore e disillusione può essere nobilitante e d’aiuto. La poesia è essa stessa bellezza. Ogni sera è pronto ad accogliere al tavolo un ospite e narrare: “Misericordia a riscattare/i limiti nostri maledetti/perché invocati dalla ragione/e sempre in cuore mai sopiti” (Misericordia). La serata finisce, la notte scivola dentro le strade, Duilio, mani in tasca con dentro la penna da poeta, cammina nel notturno urbano, un elegante signore, d’animo un vero conte in cerca di bellezza: ” Via via/Vieni via di qui/Niente più ti lega a questi luoghi/Neanche questi fiori azzurri/Via via/Neanche questo tempo grigio/Pieno di musiche/E di uomini che ti son piaciuti/It’s wonderful/It’s wonderful/It’s wonderful/Good luck my baby/It’s wonderful/It’s wonderful/It’s wonderful/I dream of you/Via via/Vieni via con me/Entra in questo amore buio/Non perderti per niente al mondo/Via via/Non perderti per niente al mondo/Lo spettacolo d’arte varia/Di uno innamorato di te/It’s wonderful/It’s wonderful/It’s wonderful/Good luck my baby/It’s wonderful/It’s wonderful/It’s wonderful/I dream of you/Via via/Vieni via…”

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