VERONIKA KRASNOHORSKA

SULLE PUNTE DELL’AMORE

L’universo femminile trattato delicatamente e con coraggio, anche nei temi più difficili. Una eleganza e sensibilità da ballerina di danza classica. Questa è l’impressione che avrà il lettore, dopo aver contemplato l’opera dell’artista Veronika Krasnohorka. Di artista parliamo, perché è anche un’ottima pittrice e di professione una coreografa di successo. Dopo pochi versi viene subito in mente una grandissima, Alda Merini: “Sorridi donna/sorridi sempre alla vita/anche se lei non ti sorride./Sorridi agli amori finiti/sorridi ai tuoi dolori/sorridi comunque./Il tuo sorriso sarà/luce per il tuo cammino/faro per naviganti sperduti./Il tuo sorriso sarà/un bacio di mamma,/un battito d’ali,/un raggio di sole per tutti” (“Sorridi Donna”, Alda Merini). Si tratta della poesia che può meglio introdurre l’opera di Veronika. Quasi una mamma per le sue ballerine, le sue donne, che come farfalle e libellule si librano nell’aria della vita. La raccolta “Risonanza del Silenzio” è un vero e proprio balletto, coreografato magistralmente in versi. “Relevé”: nella danza classica significa alzare i talloni da terra, portando il peso del corpo su avampiedi e dita, serve come preparazione ai passi rialzati. Nella poesia di Veronika la preparazione all’elevazione è costituita dal credere nell’Amore: “Credo nella scintilla d’amore e di speranza…” (“TU”). Come sul palcoscenico cerca tra il pubblico l’amato: “Guardo il cielo notturno/Scruto le stelle/E con indomabile speranza…/So che sei là da qualche parte…” (“TI CERCO”). La donna per spiccare il volo ha, dunque, visceralmente bisogno d’amare ed essere amata: “Ho voglia di sentire la tua voce/Ho sete della tua delicatezza/Ho bisogno della tua parola…” (“HO VOGLIA D’ASCOLTARTI”). Anche se cercato e bramato, quando l’eros arriva è dono che risveglia, rende vivi, fuori dal mondo dei sogni, felici nella vita vera: “Mi accarezzi con la voce/Con le parole/Con le labbra/Attento!/Stai risvegliando la donna in me…” (“RISVEGLIO”). Arabesque. Nella primavera del cuore, la donna amata può eseguire figure meravigliose ballando, come la poetessa può creare ricami incantati in versi: “Nell’immensità del firmamento/Profumano i raggi del sole/Cinguettano gli uccelli…/L’arcobaleno del risveglio respinge la malinconia…” (“PRIMAVERA”). Dolcezza e delicatezza: “L’amore è soffice come la neve…” (“L’inverno”). Con coraggio, Veronika non si dimentica delle donne che soffrono e dedica versi anche a temi forti come lo “Stupro”, sulla scia delle sue pubblicazioni narrative: “Omosessuale per caso” e “Solo per Amore”. Versi danzati, la poetessa diventa l’étoile. Dunque il lettore, come uno spettatore, può entrare nel teatro dell’opera di Veronika e godersi questo splendido balletto SULLE PUNTE DELL’AMORE. Di nuovo, le parole di Alda Merini possono chiudere lo spettacolo: “C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, e rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l’età; quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare” (“Tra le tue braccia”). Ed alla fine tutti in piedi, Chapeau Veronika Chapeau!

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