Raccolte in carcere da Vanna Ugolini, incontro a Biennale Milano
“Per capire cosa succede nella mente di uomini normali che diventano assassini ho parlato con loro”. Ha esordito così durante la presentazione del suo libro “Non è colpa mia. Voci di uomini che hanno ucciso le donne” (pag. 280, 14.00 euro Morlacchi editore) Vanna Ugolini, la giornalista che, insieme con la psicologa Lucia Magionami, ha deciso di rilegare in un volume le interviste fatte a tre uomini colpevoli di avere ucciso le loro compagne.
Il libro è stato presentato in un evento della mostra di arte contemporanea ‘Biennale Milano – International Art Meeting‘, dove sono esposte circa 400 opere da tutto il mondo, il 70% delle quali realizzate da artiste donne. “Il raptus non esiste.
Dietro un femminicidio c’è sempre una lunga strada disseminata di silenzi”, ha raccontato Ugolini. E quando ho incontrato gli uomini che hanno ucciso, ha proseguito, “ho trattenuto il vomito a stento al momento di stringergli la mano per salutarli. Erano le stesse mani che si macchiavano di sangue mentre sparavano”.
Il libro è stato presentato in un evento della mostra di arte contemporanea ‘Biennale Milano – International Art Meeting‘, dove sono esposte circa 400 opere da tutto il mondo, il 70% delle quali realizzate da artiste donne. “Il raptus non esiste.
Dietro un femminicidio c’è sempre una lunga strada disseminata di silenzi”, ha raccontato Ugolini. E quando ho incontrato gli uomini che hanno ucciso, ha proseguito, “ho trattenuto il vomito a stento al momento di stringergli la mano per salutarli. Erano le stesse mani che si macchiavano di sangue mentre sparavano”.