A 50 anni dalla scomparsa e dopo il grande successo di pubblico e di critica di Napoli, la mostra viene ospitata dal Museo di Roma in Trastevere, da oggi fino al 18 febbraio. Tra cimeli di famiglia, scatti privati e costumi di scena dei film più famosi
Un’esposizione che ripercorre la grandezza di Antonio de Curtis, in arte Totò, uno dei maggiori interpreti italiani del Novecento. Non solo attore di cinema e teatro, ma anche poeta e autore di canzoni indimenticabili, la sua vita viene ripercorsa attraverso documenti personali, cimeli, lettere, disegni, costumi, fotografie, installazioni e testimonianze – Il sito della mostra “Totò Genio
Un viaggio nell’universo di Totò: la vita, le passioni e gli amori del maestro. La mostra racconta anche il suo legame fortissimo con Napoli, la sua città d’origine, e il suo grande amore per gli animali, in particolare per i cani, passione che condivideva con la sua compagna Franca Faldini – A Napoli laurea honoris causa per Totò a 50 anni dalla morte
Il suo rapporto con il teatro è raccontato e rivisitato attraverso i costumi di scena, filmati d’epoca e installazioni multimediali. Un aspetto meno noto di Totò è il suo rapporto con la pubblicità che lo ha visto testimonial di alcuni prodotti italiani di quegli anni – 15 Aprile 1967: 50 anni fa l’addio a Totò, principe della risata
Un’ampia sezione della mostra è dedicata al suo rapporto con il cinema, che lo ha visto protagonista di 97 film, e ripercorre la sua lunga carriera attraverso i manifesti che lo hanno reso celebre al grande pubblico.
Si possono ammirare i disegni realizzati da Pier Paolo Pasolini per la “Terra vista dalla luna”, episodio del film “Le streghe”, i disegni di Federico Fellini, che in lui vedeva un artista senza tempo, fino ad arrivare a quelli realizzati negli anni ’50 da Ettore Scola per la rivista satirica Marc’Aurelio – Da Sciuscià a La Grande Bellezza, tutti gli Oscar d’Italia
Chiude la mostra la sezione “Nessuno mi ricorderà”, dedicata ai suoi 3 funerali: a Roma, a Napoli e nel Rione Sanità del capoluogo campano, in cui era nato. Attraverso fotografie, filmati storici provenienti dall’Archivio Luce e dalla Rai, giornali e ricordi, viene raccontato il meraviglioso addio che Napoli ha rivolto al suo più grande artista.
“Non c’è nessuna discrepanza – diceva Totò – tra la mia professione (che adoro) e il fatto che io componga canzoni e butti giù qualche verso pieno di malinconia. Sono napoletano e i napoletani sono bravissimi nel passare dal riso al pianto.
di SkyTg24