L’integrazione culturale e le pari opportunità, ma anche l’amore e la quotidianità sono al centro di «Pensieri proibiti» il nuovo libro di poesia migrante, in italiano e romeno, di Elena Nemes Ciornei, autrice nata in Romania nel 1953 e arrivata in Italia con la famiglia nel 1991. «Nella vita ci vuole il coraggio per superare le avversità, ma anche – dice la poetessa – il coraggio di condividere con gli altri i sentimenti, i pensieri. E non c’è niente di più bello della poesia per questo».
Edito da Edizioni 2000diciasette, il libro mette al centro la profondità e l’intimità dell’autrice, in un dialogo spontaneo con tutte le altre donne. «Un dialogo imprescindibile – spiega lei – per condividere l’interiorità e attuare una catarsi delle continue lotte sociali che dobbiamo affrontare». Un viaggio poetico che trova la sua forza nell’immediatezza del sentire e nel legame con la terra natia: le poesie sono state pensate e scritte in italiano, ma riemergono in romeno grazie alla libera traduzione dello scrittore romeno Alexandru Toma.
L’autrice ha esordito nel 2012 con una selezione di poesie in «Poesia d’amore… in terra di lavoro» (Brignoli edizioni) e nel 2013 con lo stesso editore ha pubblicato la prima raccolta «Pensieri sparsi».