Una cellula epiteliale umana che produce un eccesso di keratina ha vinto la 43esima edizione di “Small World”, il concorso annuale di fotografia microscopica
Un’alga che sembra giocare a Pac-Man, la fessura nell’ologramma di una carta di credito spezzata che potrebbe passare per un dipinto di Georgia O’Keeffe, un verme solitario che pare appropriatamente pronto per Halloween, la pelle di un cetriolo di mare che sembra la fantasia marinaresca di un variopinto tessuto, la zolla di terra che pare una decorazione giapponese su pergamena e infine fiori che sembrano… quello che sono. Sono alcune delle stupefacenti immagini selezionate per la 43esima edizione di “Small World”, il concorso annuale di fotografia microscopica di Nikon, l’azienda giapponese che quest’anno ha festeggato il centenario. A vincere però è stata una fotografia del dottor Bram van den Broek dell’Istituto Olandese per la Ricerca sul Cancro: l’immagine di una cellela epiteliale umana che produce una quantità eccessiva di keratina. La foto, un ingrandimento di 40 volte rispetto alla dimensione reale, è stata scattata durante una ricerca sulla dinamica dei filamenti di keratina, una importante proteina che protegge la pelle umana dagli stress meccanici ed è coinvolta in molte funzioni celleulari: “Ci sono più di 50 tipi di keratina nel corpo umano. La produzione anormale di keratina è tipica nelle cellule tumorali e per questo viene usata come un marker nella diagnosi del cancro.” “Le foto vincitrici quest’anno,” dice Eric Flem, responsabile della comunicazione per Nikon Instruments, “Non mostrano soltanto alcuni grandi progressi scientifici ma dimostrano anche come la ricerca possa essere condivisa e divulgata rapidamente grazie all’avanzamento della tecnologia fotografica.” Il concorso “Small World” nacque nel 1974 per premiare l’eccellenza della fotografia microscopica. L’edizione dell 2017 ha ricevuto oltre 2000 fotografie da 88 Paesi che sono state valutate secondo alcuni criteri come l’originalità, il contenuto informativo, l’abilità tecnica e l’impatto visivo.
di RaiNews