‘La forma della voce’, il manga sul bullismo arriva al cinema

Basato sull’acclamata opera della giovanissima Yoshitoki Oima, il film racconta di un bullo e di una ragazzina non udente. In sala il 24 e 25 ottobre

È tratto dal manga La forma della voce (Koe no Katachi) di Yoshitoki Oima (pubblicato in Italia da Star Comics) l’omonimo film che racconta con tatto e delicatezza le difficoltà di Shoko Nishimiya, una ragazzina non udente, vittima del bullismo del suo compagno Shoya. Il film, che sarà in sala il 24 e 25 ottobre distribuito da Nexo, è scritto da Reiko Yoshida (già sceneggiatrice di La ricompensa del gatto prodotto dallo Studio Ghibli) e diretto da una delle rare registe giapponesi, Naoko Yamada, presso lo studio Kyoto Animation, uno dei più quotati nel panorama dell’animazione nipponica.

Un’opera profonda e realistica su temi importanti trattati con rispetto, competenza e senza facile retorica, tanto da meritare di numerosi premi e riconoscimenti in Giappone e nel resto del mondo. I primi tre volumi dei sette che compongono l’opera che Yoshitoki Oima, 28 anni, ha iniziato a scrivere quando ne aveva anni, premiato anche come “miglior manga esordiente” nel 2008, hanno venduto più di 700mila copie solo in Giappone.

Shoya Ishida è un bulletto delle elementari amante delle bravate. Quando nella sua classe viene trasferita Shoko Nishimiya, una bambina non udente, Shoya, incapace di capire come relazionarsi con lei, che comunica solo scrivendo su un blocco, la rende oggetto di una serie di molestie e atti di bullismo che finiranno col coinvolgere quasi tutta a classe. Ma quando queste angherie superano il limite, attirando l’attenzione degli adulti, Shoya si ritrova precipitato dal ruolo di leader a quello di capro espiatorio, assumendo per la prima volta nella sua vita il ruolo di vittima designata. Shoko è costretta a cambiare scuola, ma da quel momento Shoya inizierà a guardare il mondo con occhi diversi.

Alcuni dei tratti distintivi del manga, utilizzati anche nel film, sono l’uso del linguaggio dei segni che alcuni bambini apprendono per poter comunicare con Shoko e le grandi X che coprono il volto dei personaggi. È un modo con cui l’autrice sottolinea lo sguardo indifferente di Shoya verso il prossimo, lui che per primo nasconde i suoi problemi comportandosi da bullo. Ma è è proprio quando inizia a rendersi conto della falsità che lo circonda che queste grandi X iniziano a cadere, svelando i veri volti delle persone amiche.

Dopo Your nameIn questo angolo di mondo e La forma della voce, la stagione degli Anime al Cinema distribuita da Nexo Digital prosegue con Never Ending Man: Hayao Miyazaki, il documentario sul genio creativo che ha rivoluzionato la storia dell’animazione mondiale che sarà in sala il 14 novembre.

di Rita Celi, la Repubblica

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