C’è un particolare momento della giornata o uno stato d’animo specifico in cui preferisce lavorare?
Preferisco lavorare con la luce del giorno, perché la luce artificiale può alterare la percezione dei colori. Lo stato d’animo è determinante. Devo essere serena, senza troppi pensieri assillanti, anche se, talvolta, dipingere aiuta ad allontanare lo stress.
Come si relaziona con il concetto di perfezione nell’arte? Crede che esista o per Lei è più importante il processo creativo?
La perfezione nell’arte è un concetto soggettivo. L’arte deve essere libera dagli stereotipi, non esiste “perfezione” ma piuttosto “espressione”. Avere e trasmettere particolari emozioni rende l’opera “perfetta” anche laddove c’è imperfezione.
Come reagisce quando un’opera non riesce a esprimere pienamente quello che aveva in mente? La riprende o la lascia andare?
Se un’opera non esprime ciò che ho in mente la riprendo o la elimino.
Cosa significa per Lei il riconoscimento del pubblico? Conta di più per Lei l’apprezzamento critico o il rapporto diretto con chi osserva le sue opere?
Il riconoscimento del pubblico è stimolante. Un apprezzamento critico e di certo molto prezioso, ma il rapporto diretto con chi osserva crea una sinergia importante tra me, l’opera e chi guarda.