Questa monografia poetica nasce per esplicita richiesta dell’Editore; l’ho accolta con entusiasmo per via della mia attuale situazione esistenziale di uomo da tempo single, già in là negli anni ma che vive uno dei momenti più dorati della propria esistenza: una estate inaspettata come quella che va sotto il nome di “Estate di S. Martino”, in pieno autunno.
Un grafico della Dantebus Edizioni ha compreso bene quanto da me espresso e lo ha saputo sintetizzare in una splendida copertina, poi perfezionata assieme.
Le poesie che compongono l’antologia sono state ispirate dalla situazione contingente, illuminata da un inaspettato innamoramento di colei che ho subito identificato come mia Musa (descritta in una poesia): sono espressione di un percorso di vita che affonda le radici in ciò che ero ieri, ma che ha prodotto come frutto ciò che sono oggi.
Tutto è impermanente, si rinasce ogni giorno, niente si crea e niente si distrugge ma tutto si trasforma e si rielabora alla luce delle esperienze vissute.
La mia preparazione letteraria è di tipo classico, fondata sulla conoscenza degli autori greci e latini, sui poeti del “Dolce stil novo” ma comprende anche Pascoli, Carducci, D’Annunzio, senza disprezzare la capacità di sintesi di Ungaretti, la delicatezza di Khalil Gibran o l’arguzia e la sarcastica ironia di poeti romaneschi come Belli e Trilussa.
Da quanto imparato da costoro, integrato con la mia personale esperienza di vita e dai miei principali maestri (gli innumerevoli errori commessi), senza escludere i tanti anni di cardiologo ospedaliero di terapia intensiva e un lungo percorso di analisi che mi ha portato fino al divorzio, sono finalmente rinato “a mia immagine e somiglianza”. Parte di ciò lo si può ritrovare nella poesia iniziale “San Martino”, o in “Fuori strada” o anche in “‘Na sbandata”.
La scrittura è per me una fedele compagna di viaggio, un’amica sincera, una valvola di sfogo, un luogo dove rinchiudermi, riflettere e ritrovarmi: non uso parole ricercate ma modi e parole che, spesso mediante metafore, possano suscitare emozioni e condurre il lettore alla comprensione di ciò che sento o scrivo: la poesia più aderente a questo concetto e alla mia storia di figlio, marito, padre, nonno, medico e poeta è la seconda della raccolta: “Genitori”.