Da dove nasce l’idea di pubblicare questa opera monografica? Per quale motivo ha deciso di scegliere il titolo “Infinite anime” e quale ruolo ha la grande mano presente nella cover?
Inizierei con il parlare della scelta del titolo: all’inizio avevo pensato ad Anime Infinite, ma questo mi dava l’idea di un qualcosa che frammentasse l’unità di ogni singolo essere, disperdendola nell’infinito e quindi facendole perdere il carattere di singolarità; pertanto invertendo in tutti i sensi i termini della questione, il titolo Infinite Anime dava una connotazione più specifica sottolineando il carattere unitario che ciascun essere possiede pur nella molteplicità delle proprie sfaccettature.
L’idea di pubblicare le poesie è stato quello di poter condividere con un pubblico sensibile quelle tematiche che sono proprie di tutti, ma che non tutti sanno di possedere e provare: pertanto il mio compito è “maieutico” e di “risveglio” delle coscienze.
L’immagine di copertina, dunque, rispetta perfettamente il contenuto del libro: la mano infatti vuole racchiudere la luce dell’anima.
Come nascono le sue poesie e quali autori hanno influenzato la sua produzione artistica?
I testi sono il risultato di continue ispirazioni avvenute nel corso del tempo ed in vari momenti di vita: risalgono, alcuni, addirittura al periodo liceale e conservati per anni indisturbati nel cassetto!
Amo particolarmente il “dolce stil novo” ed i linguaggi vernacolari: ho cercato di cimentarmi in modo scherzoso ed ovviamente non presuntuoso con la lingua di Dante Alighieri che amo, ma anche con la “parlata romana”.
La mia poesia, inoltre, è influenzata da tutto quanto mi circonda: sicuramente gli studi esoterici, filosofici ed umanistici nonché l’interesse per la storia e l’appartenenza ad un antico Ordine Cavalleresco, hanno giocato e giocano un ruolo importante.
Tutte le poesie mi rappresentano
anche se, a detta di coloro che già le hanno lette,
quelle dedicate all’amore per mio figlio sono particolarmente toccanti.
(Edgardo Marziani)