Intervista d’Autore – Maria Teresa Fata

Quanto e in che modo la sua vita privata, gli studi intrapresi e il suo lavoro influenzano la sua poetica?

La mia vita privata influisce moltissimo sulla mia scrittura. La poesia per me è come se fosse un diario segreto sulla mia vita, su avvenimenti belli o brutti che mi accadono o anche su come la penso riguardo anche cose che non mi toccano in prima persona. Gli studi ovviamente hanno contaminato la mia scrittura soprattutto la poetica dantesca o leopardiana, come modo di scrivere.

La poesia di incipit presente in questa collana possiamo ritenerla un manifesto della sua poetica? Perché ha ritenuto importante che fosse la prima?

“L’onda” è una poesia alla quale sono molto legata, si possiamo definirla un manifesto della mia poetica, ritengo racchiuda in sé un riassunto di tutti i messaggi presenti nella mia poetica. L’onda del mare è una parte fondamentale del mare stesso, concede movimento alti e bassi, si infrange sullo scoglio e ci riprova ogni volta fin quando dalla tempesta non ritorna il mare calmo. Ecco la mia poesia ma più che altro il mio pensiero sulla vita assomiglia molto al mare. Ci sarebbe un mare di cosa da poter fare o poter dire,
ci sono le onde che sono i momenti più difficili quelli che mentalmente o fisicamente ci ostacolano, ma che provando e riprovando facendo valere noi stessi dobbiamo superare, imparare e far ritornare la calma.

Ricorda il primo momento in cui si è avvicinato alla scrittura poetica?

Non ricordo in maniera esatta il primo momento in cui mi sono avvicinata alla poesia, posso dire solo che a 13 anni quando per la prima volta ho abbracciato penna e foglio, la scrittura poetica è venuta totalmente naturale. I miei coetanei avevano il loro diario segreto dove nella solitudine della loro stanzetta annotavano i loro pensieri, per me c’è sempre stata la poesia in rima per riuscire a raccontare e a raccontarmi, sfogando così i miei pensieri. E’ stato molto naturale e poco cercato.

Quali sono i suoi progetti futuri come scrittrice? Attualmente sta scrivendo?

Come scrittrice di libri attualmente non ci sono progetti all’orizzonte. La scrittura però è sempre con me, mi accompagna sempre, per cui scrivo sempre poesie perché la motivazione che mi accompagnava a 13 anni a farlo non mi abbandona nemmeno ora che ne ho 29. Per me è sempre un’esigenza tradurre i miei pensieri, la mia tristezza, la mia rabbia verso alcune ingiustizie o cose negative in poesia. Poi per il futuro chi vivrà vedrà.

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