Quali sono i suoi punti di riferimento letterari? Quali autori l’hanno più influenzata a livello stilistico e perché?
Punto di riferimento è Giacomo Leopardi. Il mio pensiero sposa intuitivamente il pensiero di Leopardi, il più geniale poeta filosofo: cattura l’anima e mostra la nostra tensione verso l’infinito e l’indeterminato.
Quale tra le poesie della raccolta sente più cara o rispecchia maggiormente il suo sé poetico e perché?
“Mare” è la poesia che decodifica l’immutabilità del mio peregrinare. Non mi è particolarmente cara ma è un’affidabile rappresentazione del mio sentire.
I termini che sceglie di utilizzare nelle sue poesie sono ricercati e studiati oppure sono frutto dell’ispirazione del momento?
Credo di usare parole né studiate né ricercate: dentro me le parole sono sinonimo di correnti marine perenni attraversate da onde sinuose incostanti.
Qual è il sentimento che la spinge a scrivere poesie? Sente che la aiuta ad affrontare meglio i sentimenti e la vita quotidiana?
Le poesie sono i miei pensieri… energia vitale… e nascono come funghi. Non c’è concettualità, soltanto emozioni generate da un sentire proteso spesso all’immaginazione, a un’onda che sfugge a leggi e principi ordinati e sistematici; un’onda insonne, indisciplinata che non segue priorità. È uno scrivere che crea leggerezza, sfogo e liberazione.