Se dovesse descrivere in una sola parola la sua produzione fotografica, quale sarebbe e perché?
“Eclettica. Fotografia significa cercare il contatto tra ciò che è visibile e ciò che non lo è, per proporre punti di vista innovativi, combinando realtà ed immaginazione.”
Come si combinano, nella sua produzione, l’ispirazione e la voglia di sperimentare per raccontare nuove emozioni?
“Ispirazione e voglia di sperimentare sono due aspetti essenziali del mio modo di concepire la fotografia, strettamente interconnessi, senza i quali non avrei la forza per catturare e raccontare le emozioni.”
Nella sua nota biografica descrive le sue fotografie come “istintive”, potrebbe approfondire questo aspetto in relazione alla scelta dei soggetti da rappresentare?
“Il mio obiettivo è dare voce alle emozioni. I miei scatti provengono sempre da qualcosa che mi colpisce profondamente e che mi “obbliga” a guardare oltre quello che la scena, in quel momento, mi offre.”
Tra queste opere quale sente che la rappresenta al meglio e perché?
“Joy è, tra le quattro opere, quella che mi rappresenta di più. È una sintesi del mio modo di essere, il coraggio e la forza di trovare sempre il lato positivo, anche quando il cielo è plumbeo e all’orizzonte non si intravede nulla di buono.”