Intervista d’Autore – Egidio Pennini

In che modo ha selezionato l’opera da esporre? Quale valore ha per lei e cosa desidera trasmettere agli spettatori attraverso la sua opera?

Ho selezionato l’opera da esporre pensando al momento attuale, con le guerre in corso in Medio Oriente e Ucraina e non solo. Sperando trasmettere agli spettatori tutto il pericolo che l’umanità sta attraversando.
Quali sono i suoi punti di riferimento artistici? Quali autori l’hanno più influenzata a livello stilistico e perché?

I miei punti di riferimento senza alcun dubbio, sono, luoghi di nascita, zone in cui o viaggiato, animali sopratutto uccelli, perché li ritengo esseri al massimo della libertà e anche fatti che attirano l’attenzione delle persone. Gli autori che mi influenzano sono diversi: Kandinskij, Gottuso, Dalí, Picasso.

Come realizza i suoi dipinti? Ha già un’idea chiara e definitiva di cosa andrà a dipingere oppure costruisce l’opera in momenti e fasi differenti?

Prima di realizzare i miei dipinti, penso molti giorni quale soggetto e figure mettere su tela, perché voglio avere idee chiare senza perdere tempo.

Quali sono le tecniche che preferisce utilizzare e perché? Acrilico, olio, acquerello, tecnica mista…

Le tecniche che preferisco sono due: acrilico e olio. Acrilico quando pitturo in luogo chiuso, come quando fa freddo, a olio quando pitturo in luogo aperto, a causa dell’odore che emana questo tipo di pittura.

“L’arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare” sosteneva Salvador Dalí. Può commentare questa citazione?

Io aggiungerei che l’arte e anche informare ed eccitare la mente delle persone, la scienza rassicura l’innovazione e il progresso.

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