Interviste d’Autore – Monica Buziol

Qual è il sentimento o il messaggio che desidera trasmettere al lettore attraverso le sue poesie?

“È la gioia il sentimento che desidero trasmettere ai lettori. Immersi nella natura si gioisce, ci si rafforza e si superano le avversità della vita. Un campo fiorito, il sole splendente in un giorno di primavera, la natura dà gioia: un airone in riva al fiume che si alza in volo nel cielo grigio mentre il vento soffia sul canneto per me è gioia, è poesia; il creato dà gioia di vivere e aiuta a interiorizzare noi stessi. Il mio è un messaggio d’amore verso la natura, d’amore quindi di rispetto per qualsiasi forma di vita, un gesto d’amore che facciamo anche a noi stessi: dissetare, nutrire, proteggere un animale, una pianta, un insetto è quel bene che ci salva. Madre natura è stata la mia maestra di vita.”

L’amore per la scrittura poetica è nato da un evento scatenante oppure è stato un percorso naturale e maturato nel tempo?

“L’amore per la scrittura poetica è stato un percorso naturale nella mia vita, che nel tempo è maturato, ramificandosi e aprendosi come i rami degli alberi verso il cielo. Scrivevo poesie da bambina, tra fiori di campo e spighe di grano, mi sedevo tra l’erba al margine del campo, ammiravo il grano che imbiondiva sotto il sole e danzava con il vento e scrivevo. Osservavo il mutare delle stagioni, respiravo emozioni ed entusiasmo, fragranze di fiori e rugiada. I colori delle foglie in autunno, i tramonti violacei, l’odore del muschio, ero emozionata e commossa, ero rapita dalla natura. D’inverno uscivo di casa avvolta nella mia mantellina, camminavo nella neve e respiravo l’aria, sapeva di legni e di muschio, mentre spargevo semi per gli uccellini che faticavano a trovare cibo. Nelle notti chiare di luna piena mi affacciavo alla finestra e ammiravo la campagna, la luce creava ombre fantastiche all’interno della stanza.”

Quale tra le poesie della raccolta sente più cara o rispecchia maggiormente il suo spirito poetico e perché?

“Le poesie che scrivo mi rappresentano, amo gli animali, la natura in tutto il suo splendore. Le condizioni meteorologiche, la nebbia, il vento, la neve sono per me una fonte d’ispirazione. Il vento ha portato con sé le mie lacrime e le grida di dolore, quando infuriava anch’esso soffriva, era un’anima in pena come me. Quando nevicava la campagna era deserta, mi sentivo libera e serena. Nutro un rispetto assoluto verso il creato; dico che mi rappresenta perché vive dentro di me, è la mia vita, il mio vissuto, è nella mia anima. La poesia che mi rappresenta di più è: Il mio cammino e Lettera di una strega. Lettera di una strega è un messaggio, una richiesta di aiuto. Io nella mia vita sono stata sovente additata come strega, come persona pericolosa, per i miei capelli neri e lunghi, la tendenza alla solitudine, il contatto stretto con la natura, parlavo e sorridevo agli animali, andavo per campi e piccoli boschi, raccoglievo erbe che madre natura generosa mi offriva. Essere stata oggetto di pregiudizi e persecuzioni mi ha fatto soffrire durante la giovinezza, ma stare con gli animali mi ha salvato, il loro amore mi ha salvato, mi ha reso riservata e rispettosa, forte e coraggiosa. La natura mi ha protetto, è da sempre il mio rifugio. Il mio cammino rappresenta la mia esistenza e le mie sofferenze, un’esistenza difficile, un percorso di vita tra malinconia e gioia, paura e coraggio, tristezza e serenità; fedele a me stessa ho proseguito con la lanterna accesa verso la mia meta.”

Similitudini, descrizioni, atmosfere… la natura ha un ruolo importante nella sua poetica. In che modo le ambientazioni naturali influenzano la sua arte e perché le sono così d’ispirazione?

“Mi danno forza per vivere, per esistere, ho desiderato tenerezza e amore nella mia vita ed ho trovato consolazione e salvezza in essa. Salivo sugli alberi e osservavo l’orizzonte, capivo che la natura era da scoprire, era un cammino che mi attendeva, un viaggio di scoperte e gioia. Di notte udivo la civetta, il suo richiamo era triste e toccante per me, queste atmosfere diventarono i miei punti di riferimento e si sono interiorizzati in me diventando il mio faro, il mio cammino, la mia salvezza. La sofferenza che mi affliggeva, le ferite dell’anima le ho guarite per merito degli animali, miei fedeli compagni di vita. Il bosco, i profumi di muschio, di resine, gli animali, i loro sguardi puri placano la mia emotività, gli stati ansiosi. La natura è sincera e pura, l’ambiente naturale riduce il mio stato d’ansia e rende la mia vita più serena. Contemplando la natura trovo ispirazione, sono rapita dalla maestosa bellezza dei paesaggi, dei colori dei fiori, delle piante, dallo sguardo degli animali. I loro occhi comunicano le parole più dolci, il loro silenzio è confortevole, i loro versi comunicano frasi d’amore. Papaveri e fiordalisi tra spighe di grano, le lucciole di sera in estate, sopra il grano, tra il roseto, il grande pioppo vicino casa, fin da bambina contemplavo questi momenti, queste immagini, arricchivo la mia interiorità, la mia curiosità, la mia sensibilità e le vivevo consapevolmente. Nella natura trovo la delicatezza che mi caratterizza, trovo purezza e sincerità. I ricordi di momenti emozionanti, di atmosfere poetiche, quasi magiche, vivono in me, li rivivo guardando l’orizzonte mentre gli uccelli volano verso la loro meta, mentre le foglie cadono lasciando i loro rami, per farsi trasportare dal vento e roteare malinconiche e stanche ai piedi degli alberi che le hanno cresciute. Nella natura ogni giorno è una scoperta, è un sorriso, è un bagliore di luce, è una fragranza, è una carezza all’anima, amando e vivendo.”

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