Interviste d’Autore – Maria Francesca Cervo

Come si è avvicinata alla scrittura e, in particolare, alla poesia? Quale funzione le attribuisce e perché?

“Grazie per l’opportunità di poter descrivere cos’è per me la poesia: espressione, sentimento, emozioni.  Una necessità che ho sempre sentito fin da bambina. Narrare il mondo attorno, fermando l’istante nelle sue sfaccettature, dove nasce l’emozione e un qualcosa che ha migliorato per prima me stessa.”

“Respira, vivi, assapora le emozioni.” Questa frase apre la sua raccolta poetica, possiamo considerarla il suo motto e lo spirito con cui il lettore deve avvicinarsi alla sua poetica?

Vivi, respira, assapora le emozioni è veramente il mio motto. Forgiato in un momento di difficoltà ove ho avuto bisogno di prendermi cura di me, di trovare l’energia per ripartire. Sarei molto lusingata se questo potesse essere un motto anche per gli altri.”

In alcune delle sue poesie fa riferimento a persone a lei care. Grazie alla poesia riesce a tirare fuori al meglio i suoi sentimenti?

“Ho dedicato alcune mie poesie alle persone che fanno parte o che hanno fatto parte della mia vita, ai sentimenti che ho condiviso e che grazie alla poesia riesco ad esprimere al meglio.”

Se dovesse scegliere tra i grandi scrittori o artisti quello che sente più affine a lei e alla sua poetica, chi sceglierebbe e perché?

“Scegliere tra i grandi scrittori o artisti quelli più affini al mio mondo espressivo mi crea imbarazzo. Non mi sento certo a quell’altezza. Sicuramente posso imparare leggendo Ada Merini, Gianni Rodari, Pablo Neruda e sono stata piacevolmente stupita dallo stile di Laura Accerboni. Ho sempre amato, tra i grandi del passato, Giosuè Carducci nella poesia San Martino, per la descrizione dell’incanto e dell’emozione della sera autunnale, così semplice e così grande.”

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