Interviste d’Autore – Elisabetta Nunziati

Nella sua nota biografica scrive: “Dipingo, studio, scrivo e con uno spirito curioso sono sempre alla ricerca del nuovo.” In che modo ritiene che questa sua curiositas emerga nei versi che compone?

“La curiosità è una spinta, un istinto verso la ricerca , la conoscenza e passa dai nostri sensi: la vista, l’olfatto, il gusto e il tatto. Tutto ciò si traduce nel sentire/percepire. Le mie poesie attraversano con tale spinta diversi aspetti della vita, del quotidiano, di un momento ecc… La curiosità emerge dunque dalla varietà e profondità di ciò che scrivo.”

I suoi testi hanno un lessico molto curato, una forma poetica delicata e soave. Le sue poesie nascono di getto oppure sono frutto di una lunga revisione?

“Le mie poesie nascono totalmente di getto, successivamente le rileggo come se componessi una melodia. Quando avverto la necessità di scrivere è come se mi autoipnotizzassi: sento i versi scorrere naturalmente dentro di me. Così gli poso sulla carta. Ho sempre amato leggere e penso che questo contribuisca ad arricchire il lessico delle mie poesie.”

In quale momento della sua vita si è avvicinata alla poesia e quando ha capito di non poterne fare a meno?

“Ho iniziato a cercare la poesia all’età di 22 anni. Inizialmente leggendo poetesse come Alda Merini e ascoltando i suoi video, in un secondo momento iniziando a scrivere ciò che sentivo. Tutto ciò è avvenuto in un periodo difficile e sofferente della mia vita. La poesia mi ha aiutata a venirne fuori, potendo così seguire la volontà del mio cuore. Da quel momento ho capito che sarebbe stata una fedele compagna e
che mi avrebbe accompagnata sempre.”

Riuscirebbe a descrivere in una sola parola la sua poetica?

“La parola che descrive al meglio la mia poetica è: trasparente. Ciò che è trasparente lascia passare la luce al suo interno e mostra ciò che c’è, ciò che è presente al di là, al suo interno ecc… Questa è la mia poetica.”

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