Interviste d’Autore – Maria Antonietta Di Buduo

“IERI OGGI DOMANI – Poesie, fotografie, cristalli nell’infinito, oltre il tempo” è il titolo della sua raccolta poetica e fotografica. Quanto contano per lei le radici?

“Le radici per me, nella mia vita, hanno un ruolo molto importante. Un albero vive perché le sue radici traggono nutrimento dal terreno, riescono ad essere presenti su questo nostro Pianeta per millenni, anche questa è una forma di “eternità”, mentre noi no, siamo soggetti al “Tempo” che passa. Senza l’amore dei miei genitori, il loro innamorarsi, sposarsi, io non sarei mai nata, e questo dono della vita, che attraverso di loro, ho avuto, è un gioiello di inestimabile valore. Le mie radici sono i miei genitori Ferdinando e Bruna, che potete vedere nella cover del volume, a Venezia, nel 1945. Poi all’interno del Volume ci sono anche le due poesie dedicate a loro: “Cosa rimane di un grande Uomo” e “Mamma, ci sei poco prima dell’Alba”. Poi i ricordi da bambina a Roma, abitavo nello splendido quartiere di Monteverde Vecchio, a due passi da Trastevere. Queste sono altre forti radici nella mia vita, i luoghi che amo, dove sono vissuta con i miei genitori, e quindi grazie a questi ricordi sono nate le poesie: “Roma cuore pulsante del Mondo”, “Neve a Roma, il walzer delle foglie”, “Via Giacinto Carini, Monteverde Vecchio”. Poi la passione per la danza, nata proprio all’età di sei anni a Monteverde, è una radice, che non conosce limiti, e mi ha accompagnato per tutta la vita ed è presente anche ora.”

Ci piacerebbe che lei commentasse la sua poesia dal titolo “L’Ossigeno ed il Respiro del Mondo” dando al lettore la chiave giusta per comprenderla.

“Con questa poesia, volevo creare un filo sottile e trasparente, come il famoso “filo di Arianna”, tra la poesia, e tutto ciò che di meraviglioso c’è nel mondo, nella natura e nell’Universo. E mi soffermo in particolar modo, sulle meraviglie della Natura, siano esse chiare e fresche acque di un ruscello, siano esse rocce secolari di montagne, che con il loro essere in fondo immortali, perché difficili da distruggere, possono durare millenni, e quindi riescono e riusciranno ad accogliere l’alba ed il tramonto ogni giorno per Millenni. Mi soffermo poi sul Sole, fonte di calore e di vita per il nostro Pianeta, che donando il suo calore, al nostro Mondo, permette la vita, in ogni sua manifestazione, e sacrifica parte di sé, per entrare con i suoi raggi, nelle foreste più intricate, e quindi spezza la sua luce e la dona a questo Mondo. E noi esseri umani non sempre capiamo l’importanza della Natura, del sole, dell’acqua, e della cosa più importante che la natura ci regala ossia “l’Ossigeno”. Senza, non ci sarebbe “Respiro” per noi. Con questa poesia, volevo portare l’attenzione su quante forme di amore esistono nella Natura, nel Mondo e nell’Universo, che donando qualcosa di loro, ci permettono di vivere, scaldarci, respirare. E la mia poesia è il tratto invisibile che unisce tutte queste realtà meravigliose.”

Come si è avvicinata alla scrittura e, in particolare, alla poesia? Quale funzione le attribuisce e perché?

“Seguire il pensiero e vedere dove ti porta non è facile, poi vedi che il pensiero diventa scrittura, e la scrittura poesia, e nella tua poesia, c’è il tuo pensiero. Può sembrare un gioco di parole, ma è esattamente quello che mi succede. Ti accorgi che nella poesia c’è il tuo “sentire il Mondo”, c’è tutto ciò che “ami del Mondo”, c’è tutto ciò che ti comunica la “tua Anima”. La scrittura ha significato per me, la realizzazione del mio pensiero. Con questo Volume “Ieri, Oggi, Domani, poesie e fotografie, cristalli nell’infinito oltre il Tempo” ho cercato di rendere concreta l’idea, che esiste una linea continua, tra Passato, Presente e Futuro. Infatti la cover del volume è la foto dei miei genitori nel 1945 a Venezia, bellissimi e innamorati, oltre il Tempo. Questo è ciò che si crede, sia il passato, invece è presente più che mai nella mia vita, sia attraverso i sogni che poi nella scrittura delle poesie. Infatti la poesia “Mamma, ci sei poco prima dell’alba” è nata da un mio stato di dormiveglia, ho potuto riportare nella realtà, il ricordo completo del sogno e farlo diventare una poesia. Non è stato facile esprimere nel Volume, tra poesie e fotografie, questo concetto di “Immortalità”, di “Eterno”, di continuità, che ho in me presente, in ogni momento della mia vita, nella mia mente, e che mi trasmette la mia “Anima”. Poi si vola da Roma, a Venezia, dall’Isola di Ponza, a Miami, dalla Cina, a Castel dell’Ovo a Napoli con la meravigliosa Mostra sugli Egizi, fotografie e poesie si avvicendano, in un susseguirsi di emozioni.”

Come mai ha scelto di creare questa dicotomia tra immagini e poesia? Crede che il supporto visivo possa aggiungere qualcosa al semplice testo scritto?

“All’inizio, mi immaginavo, seguendo sempre un mio pensiero, quale immagine fantasiosa, dei mondi surreali, poteva avvicinarsi ai concetti delle mie poesie. E dopo aver messo l’immagine vicino alla poesia, mi accorsi che completava splendidamente la poesia, come la cornice ad un quadro, e creava la curiosità di leggerla e rileggerla. Mi accorsi che l’immaginazione ne trovava un forte beneficio. Era esattamente quello che volevo. Le poesie mi appassionano perché riesco con poche parole, a trasmettere concetti molto profondi, non credo nelle troppe parole o lunghe scritture, non sono per me. Quindi il binomio Poesia – Fotografia era proprio quello che volevo realizzare, e quando l’Editore Dantebus, mi ha proposto un libro di “Testi e Immagini”, che poi è diventato il Volume “Ieri, Oggi, Domani, poesie e fotografie, cristalli nell’infinito oltre il Tempo” ho sentito che era proprio quello che volevo. Grazie a Dantebus Edizoni!”

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