Nella sua biografia afferma che “Le sue poesie e i suoi racconti come i suoi scritti analizzano la realtà”. Dunque, i suoi scritti vogliono essere un ritratto fedele del mondo circostante oppure sono un veicolo per sensibilizzare il lettore?
“Ha colto a pieno tra le due opzioni quella che è la mia missione di scrittura: sensibilizzare il lettore. Non soltanto questo però. Fare conoscere la realtà, sviluppare un approccio critico e costruttivo traendone sempre validi insegnamenti.”
Ha dedicato un suo componimento al “mondo della conoscenza”. Quale ruolo svolge e quanto è importante per lei la formazione culturale nella costruzione dell’individuo?
“La conoscenza che non sia mero nozionismo ma sempre accompagnata da insegnamenti etici, civili e morali svolge un veicolo importante per una serena convivenza nelle relazioni semplici e in quelle complesse. Fa sì che ci sia un rispetto dell’altro che credo che sia il pilastro su cui poggia l’intera società e il mondo intero. Vediamo per esempio quando accadono guerre. Questo succede perché non c’è rispetto reciproco della volontà dell’altro. La formazione culturale aiuta a liberare l’uomo da quei comportamenti retrogradi di pregiudizio, prevaricazione, egoismo e dominio.”
Per la creazione dei suoi componimenti trae ispirazione anche dal suo vissuto personale?
“Più che trarre ispirazione dal mio vissuto personale, come ho scritto nella mia biografia e abbiamo detto nella prima domanda, traggo spunto dalla realtà che mi circonda.”
Scrive “Il mondo ha bisogno di un amore/che non faccia testo alla ragione”. Possiamo ritenere questo verso un invito al lettore a lasciarsi andare e vivere a pieno le proprie emozioni?
“Questo verso vuole intendere un amore smisurato che continua ad amare in ogni circostanza nonostante tutto, perché guardi solo amando e rispondendo con amore, l’amore chiama amore.”