UN’ARTE DEL CUORE CHE VARCA LE PORTE DELL’ANIMA
“Se creo qualcosa usando il cuore, molto facilmente funzionerà” (Marc Chagall”). L’opera di Mister_Art è fondamentalmente “un arte del cuore”. In essa vediamo i colori e la classe di pittori come Marc Chagall e Tamara De Lempicka, uniti ad una profondità d’animo simile a quella dello scrittore Khaled Hosseini. L’ars di Mister_Art è composta di due filoni principali: la RITRATTISTICA e la RAPPRESENTAZIONE DELLE EMOZIONI. 1) LA RITRATTISTISCA. Questa serie di opere ritrae, appunto, soggetti ben definiti, enunciati già nel titolo del dipinto. Eppure il rappresentato è in qualche modo trasfigurato e sublimato. Un realismo che diviene “essenzialismo”, nel senso di “polpa”, “succo”, cioè il mettere in risalto la parte più importante e viva del personaggio ritratto, oltre la forma che è comunque in questa parte della produzione delineata, marcata, perfetta. Uscire delicatamente fuori dagli schemi, fuori dal tempo è possibile all’autore, grazie alla scelta dei colori, della luce, della prospettiva. In questo filone, Mister_Art strizza l’occhio alla grandissima Tamara De Lempicka. Dai ritratti della famosa pittrice, l’artista riprende la grazia, la raffinatezza, riuscendo ad andare “oltre”, donando un grande vitalità al tutto. Una della caratteristiche “comuni” principali è la scelta di immergere i corpi in determinati colori. Con l’importante differenza che quelli di Mister_Art risultano molto caldi e non certo freddi come quelli della De Lempicka. In “RITRATTO DI KEVIN” è il blu a predominare con le sue mille sfumature, che sconfinano nel verde. Questa scelta è ispirata dalla rappresentazione di un bambino: “L’inclinazione del blu all’approfondimento è così grande che proprio nelle tonalità più profonde diventa più intensa e acquista un effetto interiore più caratteristico. Quanto più il blu è profondo, tanto più fortemente richiama l’uomo verso l’infinito, suscita in lui la nostalgia della purezza e infine del sovrasensibile” (Wassily Kandinsky). Nell’opera “RITRATTO DI MARIA VITTORIA”, invece, la scelta stilistica sembra spiegata dai giochi sullo sfondo. Balocchi di un tempo che evidentemente abbattono il confine tra il passato e il presente, così come crolla il muro di separazione tra chiaro/scuro, tenue/marcato, rosso/marrone. Questi due colori, resi dall’autore “entità vive”, fluiscono, coordinandosi con i piedi in movimento della bimba, nella scala cromatica dal bianco al nero. Le opere “RITRATTO DI SIMONE E ILARIA MAESTRI DI BALLO LISCIO” e “MADAME GOLD” possono essere elegantemente e sorprendentemente introdotte da uno scritto d’epoca su Tamara De Lempicka, che sembra parlare proprio di Mister_Art: “Una pittura…in cui il minimo dettaglio è curato, in cui tutto è accarezzato amorevolmente da un pennello meticoloso e allo stesso tempo una concezione piuttosto ardita..il gusto delle linee pure delle forme semplici, un disegno preciso, netto, su una pittura liscia, un modellato estremamente abile…La sua arte non è fredda, malgrado la precisione; appare invece di una sensibilità molto viva. Non è una pittura REALISTA, diremmo piuttosto che si tratta di una pittura SURREALISTA, se questa parola non fosse già stata impiegata in un senso diverso. Le figure e i ritratti..sono vivi…I suoi personaggi escono dai quadri. Le sue figure a grandezza naturale sono più che dei ritratti, sono l’immagine stessa del modello riflessa in uno specchio. Un riflesso, però, sottomesso alla volontà del pittore” (articolo di “Comœdia”, periodico francese 1917-1960). Completano questa prima parte della produzione altri eleganti ritratti come: “GEISHA”. 2) RAPPRESENTAZIONE DELLE EMOZIONI. Il secondo filone artistico è più sfumato, meno realista. I soggetti nascono dalle emozioni, dalla vita vissuta, dal cuore. Come ci indica la famosa citazione programmatica dell’autore: “L’ARTE È UNA PASSIONE CHE NASCE NELLA NOSTRA VITA…COME L’AMORE ENTRA NELLA NOSTRA VITA E TI INNAMORI” (“Mister_Art”)”. I contorni, i volti, le linee sono meno definite, proprio perché l’idea è quella di passare dal particolare all’universale e perché in fondo sarebbe riduttivo chiudere un sentimento dentro uno spazio finito. Lo stile, allora, assomiglia più a Chagall, ai colori naturali della pittura sacra russa, alle luci dell’Impressionismo. È una scelta che porta a due splendide realizzazioni. “IL CACCIATORE DEGLI AQUILONI”, dove vediamo due bambini inseguire un aquilone su di prato. Opera che richiama abilmente anche il famoso romanzo di Khaled Hosseini, con la sua contemporanea magia e drammaticità. “L’AMORE È UNA FAVOLA” invece è una meravigliosa apparizione e sparizione di due amanti. Un uomo e una donna, rigorosamente vestiti di un variegato blu e di un variegato rosso si baciano. I volti e le labbra scompaiono o appaiono, tanto da suscitare la domanda: “Le figure si metteranno a fuoco o svaniranno?”. L’osservatore è qui genialmente coinvolto nell’ermeneutica. La sua fantasia, la sua mente, il suo sguardo, la sua partecipazione, sono gli elementi fondamentali per completare il quadro. L’amore vissuto e reso vivo non sparirà. Quello invece tradito, non considerato, non amato, si dissolverà. Un’arte che dona responsabilità d’amare a chi guarda! A questo filone appartengono anche “CARNEVALE A VENEZIA”, “DALLA GROTTA AL MARE”, “GLI SPOSI”, “IL GIARDINO”, che si avvicinano ancor di più alle rappresentazioni degli innamorati di Chagall. Una ramificazione di questo secondo filone dà vita ad alcune opere dedicate all’Africa. È evidente che sul “continente nero”, teatro anche oggi di tragici eventi umani, Mister_Art pone con forza la sua riflessione. “GLI OCCHI DELL’AFRICA” sono il quadro simbolo. Un volto appare dal nulla e mostra non solo il colore “nero” ma una infinità cromatica, segno di una vivacità umana, tutta da scoprire e da accogliere. L’osservatore/lettore che si avvicinerà a quest’opera, si troverà di fronte a profondi ritratti definiti e ad intense sfumature dei sentimenti, che provengono da un’unica fonte: il CUORE. Con questo spirito lo sguardo, allora, potrà cogliere quell’OLTRE, un po’ mistico e un po’ magico che Mister_Art ha racchiuso nella sua opera e permetterà all’AMORE di varcare le porte della propria anima: “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è” (Paul Klee).