Roberto Bassan

Il mondo come ispirazione

Mediante la fotografia l’artista Roberto Bassan ha trasformato e sofisticato il suo vedere che adesso è un guardare il mondo in modo più sensibile e stratificato. L’artista sembrerebbe cercare di cogliere mediante l’arte fotografica ciò che si “cela”, ciò che si intravede e fa capolino ma che non si palesa in modo diretto e appariscente. Un grappolo di uva succosa si scorge tra le foglie di un vigneto, le scritte graffiate su un muro si intravedono come geroglifici erosi dal tempo. Case e balconi tra i rovi; un piccolo albero di natale che sovraintende dall’alto all’affollamento presepiale. Ed ancora una torre è immortalata da una prospettiva laterale, si erge tra i tetti ed è incorniciata dalla semicircolarità di un arco in pietra. La scelta di Bassan è quella di scovare le piccole gioie luminose tra il tutto che scorre affannoso, attribuendo valore ed esaltando i contorni di ciò che timidamente e sobriamente non ostenta e non cerca ammirazione. Una rivalutazione fotografica del semplice. Che è anche un modo di stare al mondo e che l’arte fotografica permette di esprimere e di veicolare in forma creativa. Altro tema di rilievo del nostro fotografo è la ricerca del movimento spontaneo: la bellezza del dinamismo del corpo animale, come nel trio di cavalli bianchi, o dell’energia umana emanata dal corpo che pratica sport con tecnica e passione.
Non ultima è la fotografia descrittiva e simbolica che Bassan crea ritraendo paesaggi intensi o mediante l’accostamento di soggetti apparentemente diversi che, a mo’ di similitudine, si evocano l’un l’altro. Si rispecchiano mediante uno scatto fotografico che, cogliendo astrattivamente comunanze logicamente impensabili, connette generi e specie diverse: così il grosso ed elegante gatto nero avvolto nel suo folto pelo luminoso sembra proprio perdere un po’ della sua altezzosa nobiltà accostato ad un paffuto, giocoso e colorato abete adornato a festa. Come l’immagine classica ed “in posa” di una foto di famiglia natalizia: il contrasto bizzarro non può che strapparci un sorriso.

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