Francesco Loliva

Il cardiologo del cielo

Aria ed acqua sembrano essere gli elementi primordiali che nutrono la fertile essenza del fotografo Francesco Loliva. Lo sguardo curioso di un animo da esploratore è rivolto in alto, a cercare di cogliere gli attimi in cui il mistero divino si manifesta tramite i cieli. La luce guida il nostro artista illuminando il cammino della sua ricerca, Loliva la segue, la contempla cercando di coglierne l’intensità vitale in tutte le sue forme e sfaccettature. Sembra quasi volerla catturare e inglobare in sé, fondersi con essa. Il cielo, l’orizzonte, nell’assenza di confini, sono simbolo di eternità; fissati nello scatto fotografico operano da sfondo costante e ricorsivo ad un dinamismo umano che scorre perenne e imperituro, come l’acqua del mare. Il cielo ci accoglie, ci abbraccia, è contenitore di quella trasformazione costante di cui la vita è manifestazione e sostanza. Il cielo stesso, nel suo esser-ci immortale, rappresenta in sé mobilità e trasformazione: dai tratti intesi e gioiosi di un tramonto dinamico che sembra fluire come un torrente animato di nuvole, ai tratti struggenti e tesi della “calma prima della tempesta” di un temporale estivo. O ancora la corsa veloce di nuvole striate e adirate dal vento che imperversa gelido sopra la solitudine di un faro. I cieli ci inglobano, ci aprono e ci potenziano, ci scuotono e ci avvolgono da ogni angolo e prospettiva, ci attraversano, perfino da dietro un vetro umido di pioggia. Gli attributi di cui il cielo dispone sono poi ciò con cui il nostro artista ama giocare artisticamente cogliendone ogni “battito”, come un abile cardiologo del cielo farebbe mediante gli attrezzi del mestiere. Sono ciò che crea colore e profondità qualitativa a questo cielo-contenitore quantitativamente sterminato: le nuvole danzano, l’arcobaleno gioca, il vento soffia, la nebbia confonde, la luce, protagonista indiscussa, pervade. Le emozioni del nostro artista sono veicolate dall’uso della luce, ad ogni suo cambiamento (colore, intensità, modalità espressiva), per quanto impercettibile, corrisponde uno stato d’animo diverso da cogliere, assaporare fino in fondo nella sua intensità e da condividere in questo atto artistico d’amore cosmico.

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