Ejona Kasa

Identità multipla

Chi siamo realmente? Questa sembra essere la domanda esistenziale che l’artista Ejona Kasa esprime attraverso la sua arte. Non sempre è possibile continuare a vivere accecato dal sole negli occhi, inconsapevole, a volte accade che tutto ciò che sapevi di te stesso crolla. E scopri che non sei lineare, che sei fatto di stratificazioni e di contrasti, di contraddittorietà, di incoerenze e di ombre nere che devono necessariamente collimare per poter vivere. È doloroso scoprirsi, guardarsi realmente allo specchio, ritrarsi consapevolmente sapendo che l’immagine che traccerai di te stesso non sarà mai più una e univoca ma doppia, multipla. È necessario abbandonare l’esigenza di stabilità e di immobilismo, ci dice Kasa, ed accettare la propria essenza come qualcosa in continua trasformazione, qualcosa di effimero e di mortale. Noi siamo mutamento, siamo il prodotto di un’evoluzione (dall’homo sapiens all’homo erectus) e continueremo a mutare portando dentro di noi sempre una traccia dello status evolutivo precedente, una traccia che sembra scomparire fenomenicamente ma che ha lasciato un’impronta emotiva e fertile dentro di noi. Capire questo nel profondo, vuol dire creare una lacerazione che, per paura, vorremmo eliminare, distruggere: siamo storditi e confusi, tratti irrazionali di nervi. Ma quando, come fenici, troveremo la forza di rinascere dalle nostre ceneri, allora ci faremo varco tra le trame fitte della nostra interiorità e cominceremo con coraggio a mettere ordine nel complesso, cominceremo a cercare la sintesi e la linearità organica di noi stessi creando un’armonica composizione tra gli opposti. L’esigenza, ora, è quasi scientifica, vogliamo capire chi siamo realmente, sotto la superficie, a costo di eliminare strati di pelle che celano: non abbiamo più paura. Sappiamo accoglierci nella nostra mortalità. Siamo pelle, ma siamo anche cellule e neuroni, siamo donne, icone, forti come Frida Kahlo e compassionevoli come Madre Teresa, ma siamo anche utero e calotta cranica. L’artista Kasa Ejona attraverso la sua arte ci racconta tutto questo, ci dona se stessa e ciò che ha imparato dalla vita: l’arte ha sublimato il suo dolore di essere umano, lo ha partorito nelle sue tele struggenti, elaborandolo.

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