Daniela Marino

Guardare altrimenti

Daniela Marino mediante l’arte fotografica veicola un modo nuovo di guardare la vita. L’atto fotografico diventa così un “guardare altrimenti” ciò che le si staglia davanti. L’immagine catturata dall’obiettivo, il contesto scelto e l’inquadratura, diventano simbolo e metafora di istanze interiori, esprimono concetti, sensazioni che l’artista coglie intuitivamente mediante l’osservazione: un approccio alla vita simbolico e non letterale. L’oggetto fotografato viene rielaborato artisticamente facendosi soggetto e rappresentando non più un mero “contenuto” univoco, ma un’immagine complessa e stratificata, emotivamente e intellettualmente connotata. Da segno a simbolo. Gocce di pioggia offuscano la vista di un timido arcobaleno mediante il vetro di una finestra, l’artista fa sua questa immagine e guarda a queste gocce d’acqua non più solo per ciò che esse sono ma anche per ciò che metaforicamente rappresentano: le gocce diventano lacrime. Ed ancora, file seriali di sdraio composte e immobili, austere e geometriche disposte su una distesa di spiaggia fine, perfettamente accoppiate ognuna al proprio ombrellone, binomio inseparabile, rappresentano per Marino, nel loro ordine muto, Soldati disciplinati, attenti e vigili. Allo stesso modo la prospettiva di una chitarra distesa, adagiata e dolcemente illuminata da un chiarore di luce, mette in risalto il distendersi delle corde che ne attribuiscono vibrazione ed energia e ne fanno un'”arma… delicata”. Mediante questo scatto fotografico Marino veicola una sintesi perfetta tra istanze diverse ma coesistenti: armonia e potenza, passione e delicatezza, spirito e materia: la chitarra diventa simbolo di come strumento e funzionalità possano veicolare arte e poesia. Proprio come l’arte fotografia di cui Marino è massima espressione.

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