Paola Paradisi

L’influenza poetica

Il mare è l’influenza, etimologicamente parlando, una cosa che fluisce dentro un’altra ed è così che l’autrice Paola Paradisi si connette al mondo, lasciandosi fluire da esso, attraversare in ogni anfratto del suo essere più profondo per risplendere poi di esso e rielaborare in versi l’estasi di questa simbiotica pervasione di sensi. È uno scivolare e avvilupparsi l’uno nell’altro, come lo sciabordio del mare: un’onomatopea di amorosi sensi. Il mare è il simbolo dell’inconscio, dell’emotività più viscerale che vuole espandersi ed essere libera di farsi tanto tempesta e tumulto quanto idilliaco bacino, lieve ed accogliente. Il mare è comprensivo, assoluto: è tatto, è olfatto è gusto, è vista e udito, è metafora e valore di misura, il filtro mediante cui l’autrice può letterariamente comunicare e condividere, in modo figurato, le mille sfaccettature che compongono la sua essenza. I versi di Paradisi come onde veicolano i propri patemi, le proprie istanze più profonde, sentimenti ed affetti, che l’autrice può impattare in modo sofferente e contraddittorio, torbido, quanto accogliente e limpido, così come il mare che, nel suo mutare, è vigore e vita, nel bene e nel male può distruggere o purificare ma mai morire; è in sé eterno dinamismo. Tutto scorre, diceva Eraclito, le acque permangono nel loro essere tali ma, allo stesso tempo, non sono mai le stesse, scorrono e mutano influenzate e animate dal contesto. L’animo sensibile di Paradisi coglie ogni sfumatura di questo dinamismo e ne fa ardore per la vita, Amore! Attraverso l’arte poetica Paradisi si mostra desiderante e curiosa, golosa, vorace, passionale e rinvigorisce anche noi lettori, ci allontana da un temuto presente nebuloso, asettico e apatico, e ci trascina e ci travolge, come le sue potenti acque… regina del mare.

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