VINCENZO NERI

L’ANIMA DEI LUOGHI, I LUOGHI DELL’ANIMA

Vincenzo Neri è un artista molto produttivo. La sua sterminata ars pittorica è classificabile in tre filoni tematici principali: il colore/anima delle città, la danza/cuore delle emozioni, la montagna e l’acqua quadro/specchio della Creazione Divina. Il fondamento dell’opera è la ricerca del “vero colore” di un luogo, di un’emozione, di una contemplazione, che possa essere caratterizzante e renda tutto artisticamente magico e unico. Per riuscire in ciò, il pittore deve essere dotato, come Vincenzo, di una particolare visione artistica e poetica, che sia in grado di contemplare e cogliere quest’essenza luminosa. L’ANIMA DELLA CITTÀ. Prima dell’avvento dei restauri con vernice anonime di plastica, gli edifici, specialmente a Roma, Venezia e nei borghi italiani, erano rivestiti di colori naturali come l’ocra! Questo permetteva ai palazzi di riflettere la luce del giorno e delle stagioni. I famosi “tramonti” romani e le “ottobrate” erano nella Città Eterna una sfumatura meravigliosa. La luce era ancora più brillante nel riflesso della città lagunare o nei borghi, che figuravano come splendide cartoline all’interno della terra circostante. Vincenzo è in grado di recuperare quella magia perduta: il colore di Roma, di Venezia, dei borghi italiani e di altri luoghi urbani (dove “urbano” sta per abitato, anche solo da poche casupole) da lui visitati. L’artista depriva il tutto degli elementi moderni ed il paesaggio è vuoto, apparentemente senza anime vive. L’occhio poetico fissa questa immagine e la rende eterna nel tempo, strizzando stilisticamente l’occhio ai “macchiaioli”. Ma c’è molto di più, siamo di fronte ad un’arte molto profonda. L’idea di Vincenzo, che nasce evidentemente dall’averla vissuta e sentita in “medias res”, è che sia lo stesso “luogo” ad avere un’Anima e a pulsare: il GENIUS LOCI! Concezione già cara ai classici. E allora le stesse case sono il cuore della città: “I luoghi hanno un’anima. Il nostro compito è di scoprirla. Esattamente come accade per la persona umana.”(J. Hillman,”L’Anima dei luoghi”). Borghi abruzzesi, umbri, laziali toscani, le calli di Venezia, Murano, Burano, le case di Napoli, le vie di Roma, sono immagini della Bellezza. Essenze colorate oltre il tempo e lo spazio, che dona l’artista all’osservatore. LA DANZA DELL’ANIMA. Il secondo filone pittorico dell’ars di Vincenzo è quello della “danza”. Molti dipinti sono dedicati a questo tema e rappresentano per lo più il “tango”. In questo caso, lo stile è a metà tra gli Impressionisti e Matisse: “Ascoltare nel Silenzio l’Anima dell’altro è in assoluto la possibilità più preziosa, unica e irrinunciabile che il Tango ci offre./Il Tango è un dialogo tra Anime…come ogni Anima è unica, così ogni Tango è unico…non esistono due Anime uguali, come non esistono due Tanghi uguali…” (Gerardo Quiroz). Continuando nel percorso di ricerca dell’Anima, l’artista che nel filone precedente ne ha afferrato l’essenza, ora ne coglie la fisicità. Differentemente dal primo gruppo, queste rappresentazioni vedono allora protagoniste le figure umane. Le emozioni del pittore e dell’osservatore si materializzano, si incarnano, incontrando il GENIUS LOCI e con questo iniziano una passionale danza. È come se dopo un intenso scambio si sguardi, chi guarda e l’osservato si fondessero insieme in un ritmo vitale di energia, in una liaison amorosa, corporea e intima: “Il tango è l’intimità più segreta. È il grido che si innalza nudo” (Enrique Santos Discepolo). LO SPECCHIO DELLA CREAZIONE. Entriamo, dunque, nell’ultimo percorso pittorico. Mentre, in precedenza erano i luoghi a riflettersi nell’acqua, ora sono le Montagne a specchiarsi nel lago. Misurina, Garda o Laghetto di Montagna, il principio è lo stesso: la natura e il paesaggio sono già “arte”, di un pittore Divino. L’acqua è come uno specchio dove si contemplano l’opera medesima e il Creatore. In questo filone il pittore intuisce e fissa la “contemplazione”. Chi si avvicinerà all’opera di Vincenzo, allora, potrà trovare Anima, Fisicità e Spiritualità del LOCUS rappresentato e la potrà vivere e contemplare nel COLORE, che è il vero segreto di quest’ars! Questo renderà possibile con la magia della pittura: il passaggio da “Anima dei Luoghi” a “Luoghi dell’Anima”…

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