FABIO RECCHIA

LA POESIA RIMETTE INSIEME I TASSELLI DEL MOSAICO DELLA VITA E DELL’UNIVERSO, A CUI SOLO L’AMORE PUÒ DARE SENSO E LUCE

L’opera poetica di Fabio Recchia è un ARS pensata, profondamente meditata. Sulla scia del maestro Ungaretti i versi sono rarefatti, essenziali. Questa scelta di stile nasce da un grande rispetto per la PAROLA, dall’adesione all’idea che il LOGOS abbia un potere straordinario e generativo, da un profondo amore per ogni parte del tutto. Ogni tessera del mosaico vitale e universale, secondo Fabio, ha la sua dignità, fa parte del divenire e della storia e di essa è intrisa. Perciò acquista senso nella poesia anche lo spazio bianco attorno alle parole. Ecco, dunque, che nel componimento programmatico “LA SABBIA”, ogni particella è fondamentale. Come granelli di sabbia fra le dita la vita, le emozioni, il tempo, le persone scivolano via. E allora l’artista, il poeta, è colui che riesce a cogliere tutto nell’attimo (CARPE DIEM) e a sublimarlo nei versi rendendolo immortale. La poesia e l’arte regalano un tempo infinito, donano una seconda chance di vita: “La sabbia che stringo nella mano/filtra fra le dita e come la vita scivola via./Granelli luminosi hanno il tuo nome/che non riesco a trattenere/e ti perdo così,/fra le pieghe della mano” (“LA SABBIA”). Il poeta Fabio raccoglie i frammenti di vita, d’anima, di Universo, sparsi e gettati via senza cura e li rimette al proprio posto nel puzzle dell’esistenza, donandogli nuovamente la dignità perduta: “Nella graniglia della spiaggia/si nascondono i minuscoli frammenti/delle vite disciolte./Si frantumano fra le onde/le case spirali/del ciclo vitale./Le orme imprimono/l’essere/e la schiuma/riempie l’umana traccia/che svanisce fra i granelli di sabbia” (“La graniglia”). Il poeta ha la grazia e la facoltà di rendere possibile l’impossibile. Si creano incanti e meraviglie dell’ars di Fabio, come il Sole e la Luna che si possono prendere per mano: “Il sole al tramonto/prende la luna per mano/e l’accompagna nella notte” (“Il Sole e la Luna”). L’autore attraverso la “visione poetico/artistica” riesce a vedere ciò che gli altri non vedono. E allora il battito d’ali di una farfalla è sublimato in un sospiro sul fiore: “I battiti delle farfalle/non muovono il vento/sul verde dei prati./Colorati sospiri sui fiori profumati./Un attimo di vita che si libra nel cielo/come pensiero d’amore” (“I battiti”). Fabio sente, però, che manca ancora un tassello, ed è proprio e solo quello che donerà senso al tutto. La Meraviglia e la Bellezza sono possibili solo grazie all’Amore. Inizialmente l’autore ne attende intrepidamente l’arrivo: “Io aspetto,/aspetto il tuo arrivo/in fondo alla mia strada./È tortuosa la via/e tu arranchi a passi lenti./Aspetto di vederti all’ultima curva,/dietro gli alberi…” (“Aspetto”). L’attesa, però, è incessante e allora il poeta decide di mettersi in viaggio e si fa pellegrino. Varca i confini del tempo, dello spazio e del colore: “Ecco all’orizzonte/s’indora il confine./Il sole riposa,/s’accende la luna,/le stelle,/i sogni,/io cullo i pensieri/sulla brezza scura del mare/che infrange le onde/nell’oblio della notte” (“Ecco”). Come uno dei “Re magi”, Fabio segue la Stella Cometa, generata dall’Artista Divino: “Una lunga coda luminosa/semina nel cielo/polvere di stelle/come pioggia di luce./Una freccia di fuoco/scagliata nell’universo/conduce alla grotta/che sprigiona la vita./L’arciere divino/scocca il suo dardo/con mira sicura/ed apre il cuore/dell’essere umano/svegliato di notte/da una luce nel cielo” (“La stella cometa”). E alla fine, anche se solo da lontano il poeta lo scorge, trova l’Amore: “Nel cielo infinito/si perde il mio sguardo/cercando una stella,/confusa fra mille e mille/ti vedo brillare./Riconosco il sorriso./La tua voce mi accarezza./Con la mano tocco il cielo/e sento ancora/il tuo amore per me” (“Nel cielo”). I lettori che si avvicineranno alla poesia di Fabio, si ritroveranno con lui a rimettere insieme infiniti granelli di sabbia perduti nel vento. Con essi comporranno una magnifica opera d’arte, che prenderà senso e vita grazie all’Amore. Il poeta ha il compito e la missione di svelare il segreto per raggiungerlo. Esso è come un arcobaleno. Non ne va cercata inutilmente la fine o l’inizio. Quando lo si scorge, anche da lontano, va colto e preso così nella sua bellezza e nei suoi mille colori, che daranno luce al tutto: “L’amore è un arcobaleno in cielo./Colori diffusi nell’umida aria./Un arco teso fra due cuori./Inseguo l’origine,/ma più mi avvicino/più si allontana…” (“L’arcobaleno”). LA POESIA RIMETTE INSIEME I TASSELLI DEL MOSAICO DELLA VITA E DELL’UNIVERSO, A CUI SOLO L’AMORE PUÒ DARE SENSO E LUCE…E IL POETA FABIO RECCHIA INSEGNA A TROVARLO.

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