ALESSANDRA FULCERI

L’ENERGIA DELLE EMOZIONI PER FAR VIBRARE L’AMORE

L’ars di Alessandra Fulceri, che si tratti di prendere in mano il pennello e immergerlo nel colore o di inforcare la penna e immergerla nell’inchiostro, è caratterizzata da due pilastri ideologici fondamentali: l’ENERGIA e le EMOZIONI. La missione dell’opera di Alessandra è far capire ad ogni essere umano come possa incanalare questi due pilastri su un binario POSITIVO, per essere veramente sé stesso e trasformarsi (e risvegliarsi) in ciò che è chiamato a diventare: “Siamo bloccati da tante – forme pensiero – sbagliate che ci paralizzano, per questo…vorrei dare la possibilità a chi lo desidera di liberarsi da blocchi stratificati nel tempo per ritrovare l’armonia e tornare ad esprimersi liberamente come mai avrebbe immaginato di poter fare, tornare in contatto con quella parte che stupisce ed incanta, che parla e trascina nel mondo magnetico della tela che cattura l’occhio dell’osservatore e lo porta a sognare in luoghi incantati” (A. FULCERI). L’ENERGIA è una sorta di motore, che è presente in ogni uomo in forme e modalità individualmente differenti. Per questo motivo, per poterla incanalare sul binario giusto, deve essere lasciata libera di esprimersi nella forma desiderata e non assolutamente imposta. Solo in questo modo, le vibrazioni, che ogni uomo emette nella propria vita, apriranno il cuore: “Se ci pensiamo in fondo tutto è ENERGIA, tutto è fatto di energia che mandiamo con il nostro modo di agire, facciamo muovere intorno a noi un campo energetico positivo o negativo, in base a come – vibriamo – . Proprio nello stesso modo in cui una corda di violino viene sfregata, può mandare una vibrazione che apre il cuore e commuove, come può far uscire un suono stridulo che provoca fastidio o rabbia” (A. FULCERI). Per quanto riguarda il pilastro della EMOZIONI, invece, è Alessandra stessa a narrarci che una riflessione (illuminazione) su di esse è stato il MOMENTUM, il CARPE DIEM, il KAIRÒS, l’attimo esatto in cui ha capito che poteva e doveva (per chiamata ed impeto interni, non per imposizione) essere ARTISTA: “Un giorno mi trovavo in un parco, seduta su di una panchina, sotto ad un albero meraviglioso, mentre stavo aspettando di andare ad un’ incontro di lavoro…Mi sono chiesta, che cosa sono le EMOZIONI? Ecco che è uscito in modo del tutto naturale questo mio spontaneo pensiero, era una risposta che mi stavo dando, poi ne sono uscite altre e altre ancora ed insieme a loro la voglia di condividerli…Mi piace offrire la possibilità a tante altre persone, in linea con il mio pensiero, di condividere e riflettere insieme…Si perché in fondo cosa è un pensiero? Uno strumento di riflessione che tramite la PAROLA può aiutare a sviluppare un pensiero di aiuto e amore…” (A. FULCERI). Appropriarsi delle emozioni è ritrovare il proprio io: “Il Riconoscimento di chi sei veramente/è la risposta alla domanda sul perché provi emozioni forti,/senza comprenderne il motivo apparente,/riguardo: ad un luogo, una persona, una situazione ./Non spegnere mai la tua curiosità, non smettere mai la tua ricerca” (“IL RICONOSCIMENTO”). Una volta capito ciò, l’EMOZIONE può essere trasformata in ENERGIA POSITIVA. Ed allora la poesia e la pittura, come frutto di questo processo benefico, sono “arti” che fanno vibrare il cuore e l’anima dell’artista e del lettore/osservatore. Il risveglio della creatività è semplicemente l’essere sé stessi, l’esprimersi “secondo me”, il lasciare finalmente libero quanto si aveva nel petto, ingiustamente represso e nascosto o mascherato da falsi e imposti retaggi societari: “Prendere in mano un pennello, immergerlo nei colori e farlo danzare nella tela a tempo di musica è per me il modo per ricevere la risposta a domande che stavo cercando, per far emergere la bellezza dell’espressione che prende forma e si materializza” (“A. FULCERI”). L’esperienza personale è una via per mostrare come si possa intraprendere tale cammino. Prima tappa allora è – mettersi in ascolto delle EMOZIONI – : “Le emozioni istintive/sono la guida del nostro cuore/che ci porta a comprendere/chi realmente siamo e perché siamo nati./Le emozioni ci guidano/a seguire il nostro cammino,/non sempre ci troviamo a vivere /ciò che vorremmo,/ma appena comprendiamo/che la vita ci manda ciò che ci occorre per crescere,/ed iniziamo a farlo,/entriamo nella magia pura/ed abbandoniamo la sofferenza./Arrenditi, accetta e comprendi in profondità /ciò che ti sta accadendo /ed il perché,/aumenterai la tua forza /e tutto diventerà/più facile ed avrà un SENSO…” (“EMOZIONI”). Un grande maestro esprimeva lo stesso concetto: “La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di conoscere se stessi” (Hermann Hesse). La seconda tappa è il mettersi a “nudo”, il togliersi la maschera e il mostrare “senza timore” la propria intimità, il cuore, la mente e l’anima. È secondo questa “visione” che si possono leggere i componimenti, toccanti e appunto “intimi” di Alessandra. Per la mamma: “Credi in me nonostante tutto,/mi stai vicina e mi tieni la mano in silenzio,/senza il bisogno di dare mille consigli./Mi comprendi./Credi in me nonostante tutto,/ed io ricevo la tua forza, la tua fiducia e il tuo amore,/che arriva oltre le parole e oltre i pensieri./Arriva in me e mi da la forza e il coraggio/di volare lontana!/Grazie mamma” (“CREDI IN ME). Per il papà: “Mai come in questi giorni ti ho sentito così vicino,/mi hai raccontato tutta la storia della tua vita dopo la tua scomparsa,/mi hai insegnato che l’amore non ha confini, /non ha distanze ne condizioni di nessun genere! L’AMORE È DENTRO LA NOSTRA ANIMA,/NON SERVE UN CORPO PER FARLO BATTERE/MA UN’EMOZIONE PER FARLO VIVERE …/Grazie babbo per il meraviglioso – viaggio – che mi stai facendo vivere !” (“GRAZIE BABBO”). In questi versi, dedicati ai genitori, ci sono due grandi insegnamenti. Due parti che compongono la chiave di lettura per completare il tutto. In primis la dichiarazione che, come la madre, la poetessa è una guida amorevole che prende per mano il proprio lettore e crede davvero in esso. In seconda battuta, nel componimento per il padre, le parole “L’AMORE È DENTRO LA NOSTRA ANIMA,/NON SERVE UN CORPO PER FARLO BATTERE/MA UN’EMOZIONE PER FARLO VIVERE” possono tranquillamente diventare il motto, il cuore dell’opera, il QUID. Il lettore/osservatore che si avvicina all’ars di Alessandra si metta IN ASCOLTO di ciò che vuole dirgli l’artista. Dopodiché può porgere l’orecchio verso il suo interno, il suo intimo. A questo punto aiutato dalle EMOZIONI, che hanno prodotto l’arte e in esse sono state nobilitate in versi e forme, può riflettere e riconoscere le proprie. Esse sono una potenziale energia positiva, che adeguatamente incanalata, farà pulsare l’AMORE e una volta fatto questo chi legge e chi ha scritto vibreranno insieme, come suonando strumenti in un’orchestra universale meravigliosa: “Percepire è ESSERCI,/apprendere è AMARE,/dall’Attenzione nasce il vero ASCOLTO/che porta al totale coinvolgimento./Dal VERO ASCOLTO/nasce la VERA PERCEZIONE/che porta alla COMPRENSIONE/indipendentemente dal pensiero./La volontà si annulla/e lascia spazio alla percezione./Il vero ascolto istintivo è/AMORE…/Percepire è ESSERCI,/apprendere è AMARE” (“PERCEPIRE”). L’ENERGIA DELLE EMOZIONI PER FAR VIBRARE L’AMORE.

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