Marco Pagliari

UNO CHAGALL DELLA POESIA

Il poeta Marco Pagliari è un poeta d’Amore, i suoi versi sono interamente dedicati all’Amata. Pur iscrivendosi nella migliore tradizione della poesia amorosa italiana, dai Poeti Siciliani al Dolce Stilnovo, da Petrarca al Romanticismo, ciò che meglio ci può fornire un’idea della sua arte, sono i quadri di un pittore col suo stesso nome: Marc Chagall! Questo perché l’opera di Marco è un grande volo e un sogno d’amore, tra mille colori: “Un grande Amore, io e Te…/Un grande Sogno, io con Te…” (“Eternamente Tu”). Il noto pittore russo, naturalizzato francese, è stato spesso definito un “poeta della pittura”. Marco Pagliari, di pari passo è, invece, definibile come un “pittore della poesia”. Nell’immaginario collettivo, nominare Chagall, genera automaticamente nella mente la visione dei due amanti, che volano abbracciati sopra la città. I versi di Marco sono le parole appropriate per questo famosissimo quadro, intitolato “Sulla città”; viceversa questo quadro è l’immagine giusta per la poesia programmatica del nostro autore, che così verseggia: “Sai, vorrei volare sopra a un nuvola/e cercarti tra le stelle,/per portarti dentro ad una favola,/per farti sentire la più bella fra le belle… ” (“Volare con Te…una volta ancora”). Troviamo i due amanti in volo anche in altre poesie: “Io e te…due aquiloni di seta/che volano uniti e raccolti,/controvento…/Io e te…/due viaggiatori senza meta,/con un solo cuore/e un solo sogno/come fedele compagno…/l’Amore/tra due Anime…Noi” (“Io e Te”). In tutta l’opera di Chagall e di Marco troviamo i due “amanti”, che si abbracciano, si stringono, si amano teneramente, divenendo un tutt’uno: “Abbracciamoci ancora…/e corriamo verso il Sole…” (“Liberi”). La chiave di lettura dell’opera di Marco è, allora, l’amata “così immensamente amata”. Potesse parlare, ella pronuncerebbe le stesse parole di Bella Rosenfeld, l’amatissima moglie di Chagall: “Non muoverti, resta dove sei…Non riesco a stare ferma. Ti sei gettato sulla tela che vibra sotto la tua mano. Intingi i pennelli. Il rosso, il blu, il bianco, il nero schizzano. Mi trascini nei fiotti di colore. Di colpo mi stacchi da terra, mentre tu prendi lo slancio con un piede, come se ti sentissi troppo stretto in questa piccola stanza. Ti innalzi, ti stiri, voli fino al soffitto. La tua testa si rovescia all’indietro e fai girare la mia. Mi sfiori l’orecchio e mormori…;” (“Come fiamma che brucia. Io, la mia vita e Marc Chagall”, Bella Rosenfeld). Lo stesso avviene tra Marco e la sua <>: “Ma vivimi/e stupiscimi…/in tutto quello che fai…/per tutto quello che sei…/E Amami…/Come tu solo sai…/come non hai fatto mai” (“Vivimi…e Amami”). Non a caso la silloge del nostro autore s’intitola: “Perle d’amore”. Si tratta, infatti, di poesie preziose e brillanti come un gioiello, che generano non solo immagini pittoriche nella mente, ma anche riescono addirittura ad accendere melodie. “Ogni Volta”, “Cercami…”, “Liberi”, “A una passo da Te”, “Eternamente…Tu”, “Accendimi l’Anima…”, “Sei”, sono titoli che fanno venire in mente le canzoni di Battisti, Baglioni, Venditti, Vasco Rossi, De Gregori, Ramazzotti, Gianna Nannini, Zero, Antonacci…questo è un grande merito e valore del poeta Marco che riesce a generare: versi d’amore colorati e musicali. L’eros vive ed è sensuale, appunto nei sensi vitali del tatto, della vista, dell’udito, dell’olfatto ed anche del gusto…l’amore è cioè VITA vera: “Io non voglio soffrir d’amore…/io voglio vivere…/io voglio respirare…/e sognare/la mia vita accanto a Te…” (“Risvegli”). L’amata è ciò che accende l’Anima, che così non solo brilla nel buio ma come un sole illumina tutto: “E tu…accendimi l’Anima…/coi tuoi occhi nei miei,/coi miei sogni nei tuoi..” (“Accendimi l’anima…”). Un amore così immenso da diventare eterno, tanto da generare il futuro: “Sarò la luce che ti sveglierà al mattino/e tingerà di rosa il tuo pallido viso/Sarò il fuoco che…scalderà il tuo gelido cuore/sarò l’acqua che ti disseterà…” (“L’ultima poesia”). Un amore così grande per l’amata, che essa stessa diventa la poesia. L’ultimo verso è lei e per lei. Marco dopo averla trovata non può scrivere d’altro: “E allora più niente/potrà confondere/la tua fertile mente…/ora che vivi la magia/e il più dolce incanto,/senza più alcun rimpianto/di non essere amata,/ora che sei mia,/ora che sei diventata…/la mia ultima Poesia!” (“L’ultima poesia”). Oltre il tempo, oltre lo spazio, i versi a colori dell’amore immenso del poeta Marco Pagliari, uno “Chagall della poesia”…

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