Maria Teresa Langerano

L’ ALBA DENTRO L’IMBRUNIRE

In “Poesia grigia poesia Rosa” la poetessa Maria Teresa Langerano dà forma ad un famoso finale di Battiato: “E il mio maestro m’insegnò come è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire” (La Prospettiva Nevskij). L’autrice denuncia lo smarrimento delle parole, in un mondo materialista: “Si sono consumate nei gironi dei vostri affari”. La rima nuova si è spenta, prevale il grigio. Solo la poetessa è in grado di riavviare il processo che riaccende vita e colore. Viene in mente il film “La Storia Infinita”, dove il regno di Fantasia distrutto, può essere ricostruito anche da un piccolissimo granello di sabbia, tramite una sola parola (il nome della principessa) pronunciata dal protagonista, a condizione che lui ci creda. Così Maria con “Rime Novelle” può far rinascere il mondo. I suoi versi sono colori e “liriche odorose”. L’odore è la presenza sensibile della vita. Il ciclo è quello del sole. La poesia può fare in modo che la notte non resti eterna. Maria è l’eletta capace di trovare l’alba dentro l’imbrunire. L’azzeccato gioco di parole rende fondamentale il verso “Rosa”, nel senso del colore, del profumo e del fiore. La parola creata dalla poetessa ha la stessa funzione generativa del Logos, descritto all’inizio del vangelo di Giovanni. Ad ogni rinascita anche il cassetto dei ricordi, la “Magic Box” poetica, torna a riempirsi. Il compito è quasi “obbligatorio” per evitare la fine del ciclo vitale. Questa costrizione coscienziosa ma inevitabile, lo rende pesante e faticoso. A sorpresa, infatti, la poesia si chiude con con l’immagine della poetessa esausta con le mani appoggiate sul seno. C’è un evidente richiamo a Goethe e alla “teoria dei colori” (Zur Farbenlehre) che lo portava ad affermare: “Io non provo orgoglio per tutto ciò che come poeta ho prodotto. Insieme a me hanno vissuto buoni poeti, altri ancora migliori hanno vissuto prima di me, e ce ne saranno altri dopo. Sono invece orgoglioso del fatto che, nel mio secolo, sono stato l’unico che ha visto chiaro in questa difficile scienza del colore, e sono cosciente di essere superiore a molti saggi”. La sapienza della autrice è proprio nella consapevolezza che il grigio tornerà e che lo sconfiggerà facendo fiorire ancora il/la Rosa dei versi.

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