Francesca Ghidini

Al chiaro di luna

Le opere di Francesca Ghidini sembrano essere partorite dal grembo fertile della Luna, l’impertinente ed ambigua luna che si “profila” nel suo mostrarsi sempre a “metà”, così come i volti disegnati dall’artista. Profili morbidi, delicati, che sembrano muoversi verso conturbanti metamorfosi simboliche. Un mondo onirico, stagliato su un mare di inconscio di cui la Luna è garante. Il suo chiarore pallido non accieca, non evidenzia in modo chiaro e descrittivo, ma ci mostra le sagome, i contorni di un’emotività profonda che si fa simbolo e concetto. La luna ci lascia intravedere, intuire forme interiori mantenendone il mistero profondo. Non ci sono parole, sembra dirci Ghidini, per descrivere quanto ci scorre dentro, solo il colore può riempire i contorni e donare spessore, uno spessore dinamico, carnale e stratificato difficile da “raccontare” discorsivamente, in modo lineare. È sensuale, desiderante, magnetico: è amore. Può solo trasmettersi, farsi sentire in modo immediato, senza filtri raziocinanti che ne pietrificano la “lettura” in modo univoco. La sua arte è suggestione, crea sfere sensoriali in cui immergersi come in un viaggio oltre i limiti della realtà. La fantasia è, per Ghidini, il mondo dei sogni, un mondo surreale dove tutto è possibile, dove l’ansia definitoria lascia il posto ad una danza libera di forme e colori. “Seguimi, sii te stesso, scopriti!”, sembra dirci l’artista. Dietro questo mare di inconscio libero si intravede una geometria che guida ed ordina, senza opprimere, ma “dando” la mano alle sue istanze interiori come ad accompagnarle, protettiva, nella loro massima espressione. Le emozioni traghettano le opere di Ghidini, le attraversano impetuose e bellissime. Sono tante, forti, cangianti, stratificate; possono quasi toccarsi per la loro carnalità seppur concettuale, a volte sembrano uscire fisicamente dalla tela come a travolgere l’osservatore nel loro impeto di condivisione e fusione cosmica. L’onestà interiore e la consapevole padronanza stilistica di Ghidini le permettono una creatività che possiamo definire, senza remore, Arte.

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