Roma. La mostra collettiva “KM0 – KILOMETRIZERO per l’apertura del nuovo spazio HOP – House Of Photography

Una collettiva che si inserisce nel programma di Rome Art Week 2017. Otto fotografi  e otto interpretazioni personali del vivere quotidiano, del paesaggio ordinario, dell’io del nostro tempo

ROMA – In occasione di Rome Art Week 2017, la neonata HOP – HOUSE OF PHOTOGRAPHY ospita, dal 10 al 27 ottobre, la mostra “KM0 – KILOMETRIZERO (L’Ordinario Straordinario)”HOP è un progetto che nasce dall’impegno del gruppo di fotografi in mostra e da un’idea del fotografo Daniele Cametti Aspri per la creazione di un luogo nuovo dove vivere, fare e parlare di fotografia abbattendo le barriere, puntando alla condivisione e riscoprendo il valore della fotografia stampata.

Il progetto espositivo “KM0” rappresenta il perfetto punto di partenza concettuale per l’apertura ufficiale al pubblico di questa nuova casa della fotografia della capitale. La mostra ospita i lavori di Paolo Buatti, Daniele Cametti Aspri, Paolo Fusco, Angelo Marinelli, Fabio Moscatelli, Graziano Panfili, Mauro Quirini e Michele Vittori, che partono tutti da un presupposto comune: l’essere umano è da sempre portato all’evasione, dai problemi, dalla quotidianità, dalla normalità e vive l’oggi nell’attesa di ciò che verrà domani.

I luoghi, le persone, gli oggetti che ci circondano quotidianamente spariscono e perdono così la loro forma e il loro senso. “KM0” è una chiave di lettura diversa per raccontare ciò che ci circonda, per recuperare quello che è scomparso dalla nostra vista. Le immagini rimandano ad una fotografia lenta, sentita intimamente, che porta ad una riscoperta del mondo, ad un recupero della dimensione straordinaria nell’ordinario, ad una fotografia lontana dal reportage, dalla cronaca o dal racconto del dolore, e più vicina alla poesia, alla realtà e alla presa di coscienza dell’oggi.

“La collettiva “KM0” sarà solo la prima di una serie di mostre che animeranno HOP, la nostra nuova casa della fotografia –commenta Daniele Cametti Aspri“KM0” è il primo passo che noi HOPers (gli autori di HOP, gli “House Of Photography Users”, ma anche gli “speranzosi” o “quelli che hanno speranza e che la trasmettere con le loro visioni) facciamo nel percorso che abbiamo intrapreso: il nostro scopo è  mostrare che la passione per l’immagine può essere vissuta in un modo diverso, genuino, inclusivo, concreto, e anche multiforme, sia come addetti ai lavori, sia come fruitori. HOP è davvero un progetto poliedrico anche nella sua struttura: è un salotto della fotografia, ma anche una galleria dove si torna all’approccio fisico verso un’immagina stampata, che è un oggetto reale, di valore; è un luogo dove si insegna a fotografare, dove si vuole sensibilizzare esperti e amatori ad una visione fotografica più concreta e tangibile, ma è anche un centro di stampa fine art di opere fotografiche; è una casa, dove le fotografie dialogano con un ambiente caldo e familiare, ma è anche un marchio per la vendita, perché vogliamo davvero diffondere il nostro spirito di rinnovamento ed aiutare concretamente chi vuole vivere di questo mestiere.”

di Arte Magazine

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